BRUXELLES (BELGIO) - “Sono felice che venga da noi. È ciò di cui il Napoli ha bisogno per fare il passo successivo. Siamo appena diventati campioni e non vogliamo solo confermarci, vogliamo anche migliorare”.

In vacanza a Bruxelles, Romelu Lukaku ai microfoni di “Vtm Nieuws” non nasconde le sue aspettative per la prossima stagione ora che Kevin De Bruyne giocherà al suo fianco anche al Napoli.

“Se ho avuto un ruolo importante per il suo arrivo? Ne abbiamo parlato un paio di volte in nazionale, e mi ha anche chiamato una volta. Gli ho spiegato in mezz’ora come funzionano le cose qui. Ma anche dove avrebbe potuto cercare meglio un alloggio e cose del genere. Dries (Mertens, ndr) e io abbiamo fatto del nostro meglio per convincerlo, e Kevin ha fatto la scelta giusta”.

Da Manchester a Napoli, cambiano tante cose. “Un calciatore del Napoli riceve tanto amore, sono felice che Kevin possa vivere questa esperienza. Giocare a calcio in Italia è incomparabile, c’è una passione che non si vede altrove. Ma c’è anche un lato negativo. Ho giocato in club dove i tifosi venivano agli allenamenti quando le cose non andavano bene. Non è bello, ma poi ti rendi conto che devi dare il massimo ogni giorno”.

De Bruyne e Lukaku indosseranno la maglia del Napoli col tricolore cucito. “Sapevo che saremmo diventati campioni - confessa l’attaccante belga - A un certo punto abbiamo pareggiato con l’Inter, ma li abbiamo dominati. Secondo tutti gli esperti, l’Inter era la squadra migliore in quel momento, ma noi eravamo semplicemente più forti. C’era molta fiducia nel gruppo. E quando Conte, a cinque giornate dalla fine, ha detto: ‘Ragazzi, ora ci siamo, puntiamo a quel titolo’, quella è stata la conferma di cui avevamo bisogno. Dopo è stata un’altalena di emozioni, avremmo dovuto blindare quel titolo molto prima”.

Lukaku assicura che rispetterà il contratto che lo lega al Napoli fino al 2027: “Voglio davvero ottenere il massimo per un club che mi ha dato fiducia quando nessuno mi voleva. Dopo, potrebbe essere il momento di tornare a casa - il riferimento all’Anderlecht - L’ho promesso anche a mio figlio”.