BRUXELLES (BELGIO) - “Spero di ritrovare la passione di giocare per la Nazionale, che mi bruci nuovamente dentro il fuoco per i Diavoli Rossi”.

Romelu Lukaku si è preso una pausa dal Belgio. Una decisione che nasce dall’esigenza di rimettersi in forma per il Napoli che ha creduto in lui ma che parte anche da lontano. Nel podcast “Friends of Sport”, l’attaccante rivela di aver pensato seriamente di non giocare più col Belgio dopo i Mondiali del 2022 in Qatar, chiusi senza gol (come anche a Euro2024) e con gli errori decisivi nella gara contro la Croazia sulla coscienza.

Lukaku si presentò al Mondiale reduce da un infortunio, “volevo esserci perchè l’allenatore e la squadra avevano bisogno di me”, ma l’eliminazione e le critiche lo hanno segnato.

“Non parlerei di depressione ma ho pianto ogni giorno per settimane - confessa - Thierry Henry (all’epoca vice del ct Martinez, ndr) mi chiamava tre volte al giorno. Mia madre e i miei figli erano a Milano, ma non avevo energie. Avevo bisogno di stare da solo per un po’, ero distrutto fisicamente e mentalmente”.

Quando fu nominato Tedesco ct “volevo lasciare. Ma mi ha detto che aveva bisogno di me. Così sono andato a casa, ho parlato con la mia famiglia e poi ho deciso di andare. E nella prima partita con Tedesco, contro la Svezia, feci una tripletta”.