ERFURT (Germania) – Trionfa l’ultradestra alle elezioni regionali in Turingia, dove l’AfD diventa la seconda forza politica dopo la sinistra radicale di Linke. Crolla il Cdu di Angela Merkel, che perde almeno 11 punti rispetto a cinque anni fa. Male anche lo Spd, che conferma il trend negativo degli ultimi appuntamenti elettorali e finisce sotto il 10%. Deludenti anche Verdi e liberali.
L’unico vero trionfatore di questa tornata elettorale è Bjoern Hoecke (nella foto), controverso leader dell’AfD in questo pezzo di Germania e uomo-simbolo dell’ala più estrema della formazione di ultradestra. Fu lui a scatenare un bufera, due anni fa, quando definì il memoriale dell’Olocausto a Berlino “una vergogna” e chiese una “svolta di 180 gradi nella cultura della memoria”. Spesso al centro di polemiche, viene accusato di far continuamente ricorso a un linguaggio da Terzo Reich.
Insomma, come nei precedenti voti in Sassonia e Brandeburgo, anche in Turingia l’AfD diventa una realtà politica centrale, con cui tutti dovranno fare i conti. Ma lo sconcerto è alto, anche in seguito all’attacco di Halle, dove un estremista di destra ha preso d’assalto una sinagoga e ucciso a sangue freddo due persone, fatto per il quale sono stati criticati anche i vertici del AfD, ritenuti responsabili del clima d’odio che si è creato in ampie fasce del Paese.
“Che un partito come l’AfD abbia potuto ottenere un risultato di questa portata dimostra che nel nostro sistema politico qualcosa di è finito fuori controllo”, ha commentato l’ex presidente del Consiglio centrale ebraico, Charlotte Knobloch, una delle personalità più note della comunità ebraica in Germania.