Friulano, di Lignano Sabbiadoro, cresce in una famiglia che non ha niente a che fare con la ristorazione: la mamma è impiegata contabile, il papà invece termoidraulico, e proprio quest’ultimo lo spinge ad intraprendere il percorso professionale di geometra. “Al terzo giorno di tirocinio, avevo già capito che non faceva per me. Non riuscivo a stare dietro alla scrivania”, confessa e, inspirato dagli amici chef e dal ricordo della vecchia rosticceria gestita dai nonni, tenta la sorte nella ristorazione.
Con la compagna, decide di intraprendere un anno in Australia nel 2011, dove si fa le ossa lavorando nella ristorazione di Lygon Street.
“L’esperienza australiana ci era piaciuta e avevamo deciso di restare. Non avendo, però, intrapreso i tre mesi obbligatori di lavoro in zone rurali, non si poteva più fare la domanda per il secondo Working Holiday Visa”.
Rientrato in Italia, Dazzan si rimbocca le maniche e frequenta dei corsi professionali di cucina a Trieste. “Al tempo non avevo abbastanza soldi per affittare una sistemazione, quindi ho fatto Lignano-Trieste in treno per i primi sei mesi. Ogni giorno partivo alle 6.30 del mattino e tornavo all’una di notte”.
Una volta completati gli studi, seguono varie esperienze nei ristoranti di Trieste, finché, insieme alla storica compagna, decidono di tornare in Australia per le maggiori opportunità professionali. “Sono riuscito a trovare uno sponsor come chef velocemente”. E velocemente è seguita la cittadinanza.
Rileva poi un’ortofrutta a Balaclava, e con un partner apre un wine-bar proprio di fianco al negozio. “Ho imparato tanto da quell’esperienza, non ero mai stato un titolare prima di allora. Un po’ dispiace che sia finita, ci avevmesso tanto del mio in quel progetto”.
Spinto dal consiglio della compagna e degli amici, comincia a promuoversi come private chef. Quello che Dazzan propone è una cucina italiana che fonde piatti della tradizione con ingredienti tipici locali, usando metodi di cottura moderni e sperimentando con varie tecniche, quali le fermentazioni. I clienti vengono coccolati anche con il servizio, poiché l’intera mis-en-place, dalle tovaglie bianche, ai piatti e bicchieri, sono messi a disposizione.
Anche se il business è nella sua infanzia, la tenacia e creatività di Dazzan fanno la differenza. Recentemente, il lancio di un menù per persone che devono seguire diete particolari a causa di problemi di salute: “Collaboro a stretto contatto con i loro dietologhi per la preparazione dei pasti quotidiani. Credo che nella ristorazione del futuro, non si dovrà solo pensare al gusto, ma anche alla salute psicofisica. La gente comincia a capire che quello che mangi è quello che sei”.