PERUGIA - Il presidente della Regione umbra Catiuscia Marini, Pd, ha ribadito davanti all’Assemblea legislativa le dimissioni presentate il 16 aprile scorso in seguito all’indagine sui presunti concorsi “pilotati” all’ospedale perugino. Lo ha fatto intervenendo in aula per motivare la sua decisione. Marini ha spiegato che le sue dimissioni sono legate a questioni “politico-istituzionali” e non personali. “Eventi - ha aggiunto - che impongono un confronto nel pieno rispetto delle prerogative dell’Assemblea legislativa”. Il presidente dimissionario ha quindi ricordato che la vicenda giudiziaria “ha avuto un impatto rilevante per i suoi contenuti e per l’effetto politico e mediatico avuto”. “Il senso di responsabilità e di lealtà - ha proseguito - mi ha indotto a dare le dimissioni che ribadisco. Una posizione di chiarezza politica e istituzionale”. L’inchiesta vede indagata la stessa Marini. Agli arresti domiciliari sono finiti l’ex assessore regionale alla Sanità, Luca Barberini, l’ex segretario regionale del Pd Gianpiero Bocci, l’ex direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Perugia, Emilio Duca e quello amministrativo, Maurizio Valorosi.