MARSIGLIA - Il windsurf italiano torna ad esultare. Sedici anni dopo l’argento di Alessandra Sensini a Pechino (RS:X) e 24 anni dopo il suo splendido oro a Sydney 2000 nella classe Mistral, il tricolore torna a svettare sul podio olimpico della vela e di questa disciplina.

Merito di Marta Maggetti che, dopo il quarto posto di Tokyo e l’oro mondiale nella classe iQFOil (2022), la nuova tavola a cinque cerchi, si ripete alle Olimpiadi. Un percorso straordinario, quello della 28enne sarda delle Fiamme Gialle, che non l’ha vista uscire praticamente mai dalla top-6 in sede di regata.

Maggetti aveva chiuso le gare di qualificazione al terzo posto, conquistando così l’accesso alle semifinali. Qui è stata impeccabile, andando a prendersi la finalissima per le medaglie.

Una serie, quella decisiva, che si è subito tinta di tricolore.

Maggetti è scattata sulle rivali grazie a una traiettoria imprevedibile nel terzo intermedio, che le ha consentito di rendersi subito imprendibile. L’azzurra è andata a trionfare col tempo di 7’38” e un buon vantaggio sulle rivali: sei secondi sull’israeliana Kantor (argento) e 31 sulla britannica Watson.

“Devo ancora capire cosa voglia dire questo successo - le sue prime parole - Il momento più difficile è stato in semifinale quando ho dovuto lottare con i denti per accedere alla finale che voleva dire medaglia. È stata una settimana davvero complessa, il vento ci ha fatto soffrire e oggi il mistral finalmente arrivato a soffiare ben disteso mi ha portato alla vittoria”.

La 28enne sarda si è commossa tanto dopo la semifinale “perché sapevo di aver vinto in ogni caso una medaglia, poi abbiamo aspettato tanto per la finale quindi sono riuscita a concentrarmi di nuovo e ho detto - Ok, andiamo a prenderci l’oro -. Sono partita abbastanza bene poi comunque alla poppa, al primo lato, sono stata dietro le altre però ero vicinissima e ho cercato di attaccare stando più sottovento a loro. Poi ho virato dietro le altre e sono riuscita ad arrivare prima all’altra boa di bolina e poi da lì ho controllato fino alla fine. Non è una rivincita per il quarto posto di Tokyo. Quella era la mia prima Olimpiade, pensavo solo a fare bene. Questa era una gara diversa, stavolta volevo la medaglia”.