LAS VEGAS (USA) - Tra le luci di Las Vegas sono due i piloti a trionfare: George Russell e Max Verstappen. L’uno, per la vittoria conquistata in pista, al termine di un weekend dominato dalla Mercedes, fin dalla prima sessione di prove libere e sino al giro finale.
L’altro, in una maniera forse più insolita per i suoi standard, ossia senza vincere in pista, ma portandosi a casa il suo quarto titolo mondiale consecutivo, ottenuto chiudendo al quinto posto sotto la bandiera a scacchi, davanti al suo rivale per il campionato, Lando Norris.
Un successo aritmetico a suggellare il dominio di inizio stagione prima e la gestione delle difficoltà poi, da parte di un Verstappen estremamente maturato nell’arco di una stagione “impegnativa”, come da lui stesso definita al termine della corsa: “Quando ho iniziato a correre in Formula Uno ero semplicemente felice di esserci, sognando dei risultati normali. Essere qui oggi con il quarto titolo è davvero incredibile. Questa stagione mi ha insegnato molto, dal dominio delle prime gare alla gestione dei momenti difficili”. Così Verstappen, che tornando alla pista però non ha potuto nulla contro il ritmo indiavolato delle due Mercedes e delle Ferrari, arrivate a dividersi il podio visto il secondo posto conquistato da Lewis Hamilton e il terzo da Carlos Sainz, con l’altra Rossa guidata da Charles Leclerc che ha invece chiuso in quarta posizione.
Un risultato, quello ottenuto dal team di Maranello, estremamente importante in ottica titolo costruttori, con la Ferrari che - in virtù del sesto e settimo piazzamento di Norris e Oscar Piastri - riesce ad accorciare di dodici punti sulla McLaren, portando la sfida per la conquista del campionato almeno al weekend del Qatar. “Il titolo costruttori è possibile, sono dodici punti da conquistare in altre due gare. - ha detto il team principal della Ferrari, Frederic Vasseur - Il Qatar non sarà una pista a noi favorevole, ma ci concentreremo per fare il massimo lavoro possibile. Oggi abbiamo faticato tanto nel primo stint con le gomme medie, perdendo un secondo al giro, anche se il passo sulle hard è stato buono - ha analizzato - . Abbiamo limitato i danni anche oggi, facendo dodici punti in più della McLaren, ma probabilmente era il meglio che potessimo fare vista una Mercedes che volava”. Risultato complessivamente positivo, dunque , per la Rossa, seppur macchiato da qualche tensione di pista tra i suoi due piloti.
In seguito al secondo pit stop effettuato da Leclerc, infatti, il box gli avrebbe comunicato che Sainz - in quel momento dietro di lui - non lo avrebbe sorpassato, consentendogli così di introdurre bene le sue gomme nuove alle rigide temperature della pista. Nonostante queste indicazioni, però, lo spagnolo ha di lì a poco passato il suo compagno di squadra, finendogli poi davanti e conquistando il podio al termine della corsa. “Ci sono delle cose che ci siamo detti prima della gara e invece sono andate un po’ diversamente - ha detto Leclerc -. Per il team non cambia niente, anche se incide un po' nel campionato piloti, dove sto battagliando con Norris per il secondo posto”. Un Leclerc arrabbiato, come si sente anche dal team radio di fine gara, in cui accusa Sainz di essere stato “irrispettoso” degli accordi precedentemente stabiliti.
“Discuterò privatamente con Leclerc, non parlerò ai media di questo perché facciamo solo casino e non è necessario nemmeno spiegare - ha poi rintuzzato il pilota spagnolo - . Abbiamo perso tanto tempo, una situazione non bella né facile da gestire, sia per me che per Leclerc. Preferisco analizzarla successivamente per capire meglio come siano andate le cose”. Scaramucce di pista che tuttavia non avranno troppo spazio di manovra, perché venerdì si torna già in pista, come detto, a Losail, in Qatar, dove la Ferrari vorrà essere protagonista in un weekend sprint nel quale la McLaren dovrebbe tornare ad essere la favorita.