KIEV - Peggiorano le conseguenze dei maxi-raid notturni e mattutini della Russia all’infrastruttura elettrica dell’Ucraina, dove secondo gli ultimi dati aggiornati più di un milione di abitanti sono rimasti senza elettricità nell’ovest del Paese, oltre al blocco dei trasporti, dell’erogazione dell’acqua e la chiusura delle scuole. Poche ore dopo un massiccio attacco aereo russo contro le infrastrutture energetiche civili, ci sono stati “tagli di emergenza in tutto il paese a causa dell’attacco del nemico”, ha detto Serguii Kovalenko, a capo di una delle società fornitrici di energia elettrica, la Yasno. Secondo lui la compagnia energetica Ukrenergo prevede interruzioni di corrente fino a questa sera.  

Il governatore della regione di Lviv ha riferito poco prima che “523 mila abbonati sono senza elettricità a causa dei raid mattutini”. A questi si aggiungono altre 280 mila persone rimaste al buio nella regione di Rivne, che si trovano anche senza acqua corrente a causa di diverse interruzioni. Tutti i servizi competenti stanno lavorando per eliminare le conseguenze dell’attacco”, ha detto su Telegram il governatore Oleksandr Koval. 

Nella vicina regione di Volyn, secondo il governatore, 215 mila abitanti sono immersi nell’oscurità. Anche la regione occidentale di Ivano-Frankivsk sta subendo interruzioni di corrente, così come quella di Khmelnytsky, nell’Ucraina centrale, hanno segnalato interruzioni di corrente, ma non hanno quantificato la popolazione colpita. Nel sud dell’Ucraina, il sindaco di Mykolaiv, Oleksandr Senkevych, ha annunciato che tram e filobus non funzioneranno a causa delle interruzioni e che almeno oggi le scuole rimarranno chiuse.