MILANO - Anche il mondo dello sport omaggia Giorgio Armani, scomparso nelle scorse ore all’età di 91 anni. Il nome del re della moda, simbolo dello stile italiano nel mondo, infatti, è associato anche al mondo sportivo, tale era la passione dello stilista e imprenditore piacentino.

Una passione tale da meritare una linea dedicata, l’EA7 Emporio Armani, con la quale è diventato protagonista in prima persona nello sport, diventando prima sponsor principale e poi proprietario dell’Olimpia Milano. Ma non solo, perché Armani ha vestito sportivi di livello assoluto, da Federica Pellegrini e Paola Egonu a Lorenzo Sonego e Simone Giannelli; inoltre, dal 2012, con il suo stile, rappresenta ancora di più l’Italia nel mondo vestendo gli atleti alle Olimpiadi e Paralimpiadi, sia estive che invernali.

“Un connubio capace di farci vincere sempre e comunque la medaglia d’oro dell’eleganza”, è il pensiero che il presidente del Coni, Luciano Buonfiglio, ha dedicato a “un ambasciatore dell’eccellenza del made in Italy nel mondo e un tifoso speciale del nostro amato sport, del mondo olimpico e paralimpico”. In queste ore, infatti, si sono susseguite le voci di chi ha voluto omaggiare Giorgio Armani.

Il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, ha salutato “con profonda riconoscenza Giorgio Armani, espressione raffinata, appassionata e al più alto livello del genio creativo della moda e della imprenditorialità italiana”, con una passione per lo sport tradotta “in preziosa generosità a beneficio di progetti, iniziative e sfide sportive, accompagnando atlete e atleti azzurri che dalle Olimpiadi e Paralimpiadi di Londra 2012 rinnovano l’onore e il piacere di vestire EA7 Emporio Armani, sentimenti che si confermeranno con ulteriori significati nella prossima edizione dei Giochi di Milano Cortina 2026”.

Nelle parole del presidente della Fondazione Milano-Cortina 2026 ed ex numero uno del Coni, Giovanni Malagò, “con la scomparsa di Giorgio Armani lo sport italiano perde un’eccellenza autentica e un compagno di viaggio straordinario. La sua visione di eleganza e stile ha accompagnato generazioni di atleti e ha portato il Made in Italy in tutto il mondo, anche attraverso le divise olimpiche che portiamo nel cuore”.

E poi, appunto, il mondo del basket, in cui Armani era attivo personalmente. Dal presidente della Federbasket, Gianni Petrucci, che sottolinea come lo stilista abbia “riportato Milano ai vertici della pallacanestro italiana ed europea”, a ex giocatori come Gigi Datome (“È stato bello poter rappresentare lui e il suo marchio e il suo mondo tramite l’Olimpia Milano nella pallacanestro”), fino ai rivali di sempre della Virtus Bologna, che lo hanno definito “generoso, geniale, genuino”, insomma “un protagonista assoluto, anzi un gigante”. Non solo il basket, il legame di Giorgio Armani con Milano era assoluto, tanto che nella città meneghina ha creato il suo Armani/Teatro; Armani era un vero “simbolo” e “icona della nostra città”, ricordano Milan e Inter.

Ma anche Napoli, di cui l’EA7 è sponsor tecnico dal 2021: “Con grande tristezza apprendo della morte dell’amico Giorgio Armani”, ha scritto il presidente del club partenopeo, Aurelio De Laurentiis.

Ma poi anche Juventus, Charles Leclerc, Roberto Baggio, Andriy Shevchenko, il presidente della Fisi Flavio Roda e tanti, tanti altri: tutti, in queste ore, si stringono nel ricordo di “Re Giorgio”, simbolo dello stile italiano anche nello sport.