ROMA - Il cda di Mediobanca ha rigettato l’Ops (Offerta pubblica di sottoscrizione) annunciata da Mps su piazzetta Cuccia. Il board, riunitosi dopo aver esaminato la comunicazione diffusa da Banca Monte dei Paschi di Siena il 24 gennaio, ha diffuso un comunicato nel quale si premette che “l’Offerta non è stata concordata ed è da ritenersi ostile e contraria agli interessi di Mediobanca”.
L’istituto conferma che si esprimerà con le tempistiche, gli strumenti e secondo le modalità previste dalla legge, ma la ritiene priva di razionale industriale e finanziario, e dunque distruttiva di valore.
Il comunicato emesso oggi è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione, con l’astensione dei consiglieri Sandro Panizza e Sabrina Pucci.
Piazzetta Cuccia, in particolare, ritiene che l’Ops di Mps pregiudicherebbe l’identità e il profilo di business del Gruppo, focalizzato su segmenti di attività a elevato valore aggiunto e con evidenti traiettorie di crescita, e che distruggerebbe “valore per gli azionisti di Mediobanca e di Mps essendo facile prevedere una copiosa perdita di clienti in quelle attività che presuppongono l’indipendenza, la reputazione e la professionalità dei professionisti”.
Il cda dell’istituto ha anche considerato che l’Offerta sia anche negativamente caratterizzata dalla difficoltà a determinare il valore intrinseco dell’azione della Banca Mps, che presenta un patrimonio netto che fronteggia rilevanti attività fiscali, attività deteriorate e rischi di contenzioso legale. Inoltre, avrebbe indicatori di rischio peggiori rispetto alle altre banche italiane, rilevanti perdite pregresse e una marcata concentrazione geografica di filiali e clientela.