MOSCA - Dopo che gli attacchi dell’Ucraina hanno colpito i territori della Federazione russa, in particolare la regione di Kursk come è accaduto ieri, anche le truppe di Mosca devono cambiare obiettivo: lo scrive su Telegram l’ex leader russo Dmitry Medvedev, attuale vicepresidente del Consiglio di sicurezza, con i suoi consueti toni incendiari 

“Da questo momento in poi l’operazione militare speciale (il modo con cui Mosca continua a chiamare l’offensiva russa in Ucraina, ndr) dovrebbe acquisire un carattere dichiaratamente extraterritoriale. Questa non è più solo un’operazione per restituire i nostri territori ufficiali e punire i nazisti. È possibile e necessario recarsi nelle terre dell’Ucraina ancora esistente. A Odessa, a Kharkov, a Dnepropetrovsk, a Nikolaev. A Kiev e oltre. Non dovrebbero esserci restrizioni nel senso di determinati confini riconosciuti del Reich ucraino”, scrive lo stretto alleato del presidente Vladimir Putin. 

Nel corso dell’incursione ucraina a Kursk è rimasto ferito il corrispondente militare della televisione di Stato russa Vgtrk, Yevgeny Poddunbny. Lo riferisce l’agenzia di stampa ‘Tass’ citando le informazioni rilasciate dall’emittente secondo cui il giornalista russo è stato portato in ospedale in gravi condizioni. L’auto su cui viaggiava Poddubny, spiega la Tass riportando la ricostruzione della tv Vgtrk, è stata colpita con un drone e il giornalista dopo il ricovero in ospedale si trova nel reparto di terapia intensiva. 

Poddubny ha ripreso conoscenza e sta ricevendo le cure necessarie, come ha dichiarato il governatore ad interim della regione di Kursk, Alexey Smirnov. Il comitato investigativo russo - riferisce sempre l’agenzia Tass - annuncia che “farà il possibile” per risalire ai responsabili dell’attacco al corrispondente di guerra a cui verrà assegnato un premio. La delegazione russa presso l’Onu, comunica ancora la Tass, ha denunciato l’attacco come “un altro atto di terrorismo compiuto dal regime di Kiev” e ha chiesto una condanna “immediata e decisa” da parte delle Nazioni Unite. 

Intanto, l’ambasciata ucraina in Messico ha chiesto al governo messicano di arrestare Vladimir Putin se il leader russo dovesse partecipere alla cerimonia di insediamento della presidente eletta Claudia Sheinbaum, a cui è stato invitato. La delegazione di Kiev, che ha definito Putin un “criminale di guerra”, ha anche ringraziato il Messico per aver invitato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky per la cerimonia del primo ottobre. 

“Siamo fiduciosi che il governo messicano rispetterà in ogni caso il mandato di arresto internazionale consegnando Putin all’organismo giudiziario delle Nazioni Unite all’Aja”, ha affermato in un comunicato l’ambasciata ucraina. Juan Ramon de la Fuente, scelto per essere ministro degli Esteri di Sheinbaum, ha affermato che è un “protocollo standard” invitare all’inaugurazione i leader di tutti i paesi con cui il Messico condivide relazioni diplomatiche, comprese Russia e Ucraina. Sheinbaum, destinata a diventare la prima donna presidente del Messico, ha ottenuto una vittoria storica alle elezioni generali del 2 giugno e inizierà il suo mandato di sei anni a ottobre.