LAS VEGAS (USA) – Notte di prove libere in quel di Las Vegas, ventiduesimo appuntamento del Mondiale di Formula Uno che fa tappa nella ‘Sin City’ del deserto del Nevada per quello che potrebbe essere il weekend del quarto titolo iridato di Max Verstappen.

Il pilota della Red Bull è infatti al primo match point stagionale per la conquista del campionato che, con un distacco di sessantadue punti rispetto al rivale Lando Norris, sembra ormai una questione di tempo.

Ma il venerdì di Las Vegas ha palesato, per l’olandese e non solo, tanti problemi di grip in entrambe le sessioni di prove libere, a causa della forte escursione termica e delle temperature fredde dell’asfalto a dare ai piloti non poco filo da torcere in termini di guidabilità delle vetture.

Sorpresa Mercedes, che nel corso delle Fp1 chiude con Lewis Hamilton e George Russell in prima e seconda posizione sulla griglia dei tempi, rispettivamente in 1:35.001 e 1:35.397, seguiti dalla McLaren di Norris, terzo a circa un secondo dalla miglior prestazione del sette volte campione del mondo. Macchine che, come detto, scivolano non poco sull’asfalto, impiegando qualche giro in più del previsto a scaldare le gomme.

Buon passo gara in casa Ferrari, con Charles Leclerc che chiude la sua prima sessione in quarta posizione – 1:36.007 – mostrando un ritmo coerente ai tempi della McLaren, rivale diretta per la conquista del titolo costruttori. Monegasco seguito poi da Verstappen e Carlos Sainz, con lo spagnolo in netta ripresa rispetto al weekend negativo vissuto in Brasile, chiuso con l’incidente che nella gara bagnata di Interlagos gli è costato il ritiro della vettura.

Prestazioni, quelle del numero 55, ripetute anche nel corso della seconda sessione di prove libere, chiusa con il quarto tempo – 1:34.105 – e davanti a Leclerc, mostrando buona competitività sia sul giro secco che nel ritmo complessivo.

Costanza ripetuta in fotografia anche da Hamilton, più veloce di giornata con il miglior crono fatto segnare anche nelle Fp2, chiuse in 1:33.825, confermando le buone sensazioni iniziali della Mercedes, terza con Russell e al passo di una McLaren in difficoltà non tanto sul giro secco e con basso carico di benzina ma quanto più sul long run.

A fare la differenza saranno dunque i dettagli, che per il momento non sorridono alla Red Bull, dispersa al termine della seconda sessione di libere sia con Verstappen che con Sergio Perez, rispettivamente diciassettesimo e diciannovesimo.

Il team austriaco dovrà dunque puntare ad una complessiva risalita, come spesso avvenuto nel corso di diversi weekend grazie alle capacità da campione del mondo dello stesso Verstappen, che in un momento storico in cui la sua vettura non è più la più forte in pista dovrà ancora una volta metterci del suo per suggellare il suo quarto titolo iridato consecutivo.