PROCIDA – In occasione delle celebrazioni organizzate sull’isola nell’ambito del mese dedicato al Turismo delle Radici, un gruppo di membri dell’associazione italo-francese La Grande Famille de Procida et Ischia è partito dalla Francia per raggiungere Procida e prendere parte alle attività promosse dal Comune.

La presenza dei soci dell’associazione, fondata nel 2003 da Pascal Scotto di Vettimo, ha avuto un significato particolare, legato sia alla valorizzazione della memoria migratoria isolana sia al rafforzamento dei legami tra la comunità procidana e i suoi discendenti all’estero.

L’8 maggio, in concomitanza con la celebrazione del Santo Patrono di Procida, San Michele Arcangelo, i membri dell’associazione hanno partecipato alla processione e agli eventi religiosi, culminati in un momento conviviale e musicale in piazzetta Guarracino. In quella stessa giornata, è stata colta l’occasione per apporre nuove targhe commemorative sul Muro dei Migranti, il monumento realizzato nel 2022 sulla proprietà della famiglia Scotto di Vettimo, affacciato sul porto di La Corricella.

La processione di San Michele Arcangelo a Procida (Foto: La Grande Famille de Procida et Ischia)

Si tratta di un’iniziativa approvata dal Comune di Procida per rendere omaggio a quanti, tra il XIX e il XX secolo, lasciarono l’isola alla ricerca di migliori condizioni di vita all’estero. Il Muro accoglie oggi 132 targhe, dedicate ad altrettanti antenati migranti, e integra un archivio digitale accessibile tramite QR code, nel quale vengono pubblicate le relative biografie, tradotte in italiano, francese e inglese.

Le nuove targhe apposte sono otto e rendono omaggio a Nicola Esposito, Maria Libera Scotto D’Aniello, Giovanni Pasquale D’Ambra, Francesco Battaglia, Crescenzo Carannante, Michele Antonio Assante, Antonio Michele Bianco e Maria Libera Esposito. Le loro biografie, attualmente in fase di redazione, saranno disponibili nelle prossime settimane sulla bacheca digitale collegata al Muro.

Il 9 maggio, l’isola ha celebrato la tradizionale Festa del Limone, una manifestazione dedicata a uno dei prodotti simbolo del territorio procidano. L’evento, animato da degustazioni, musica e iniziative culturali, ha rappresentato un momento di festa aperto alla cittadinanza e ai visitatori.

La giornata del 10 maggio si è aperta con una conferenza dal titolo Dall’Italia alla Francia, migrazione, integrazione e ritorno alle radici, tenutasi al Palazzo d’Avalos, alla presenza dei rappresentanti dell’associazione.

L’incontro ha offerto un’occasione di riflessione sulle storie di emigrazione verso la Francia meridionale e il Nord Africa, concentrandosi in particolare sul fenomeno migratorio che ha interessato Procida e Ischia a partire dall’Ottocento. A seguire, i presenti hanno potuto visitare in anteprima la mostra Racines. Procida e il viaggio nel Mediterraneo, allestita in una delle sale del palazzo e attualmente in fase di riallestimento dopo la prima tappa marsigliese.

I soci presenti alla riunione del 10 maggio al Palazzo d’Avalos (Foto: La Grande Famille de Procida et Ischia)

L’esposizione – realizzata con documenti d’archivio, fotografie d’epoca, testimonianze e oggetti della vita quotidiana – si propone di raccontare le vicende della diaspora procidana attraverso un itinerario storico e culturale.

Durante il soggiorno, i membri dell’associazione hanno inoltre avuto modo di condurre nuove ricerche genealogiche e di proseguire i lavori di digitalizzazione degli archivi, in linea con gli obiettivi costitutivi del gruppo, volto alla preservazione della memoria delle comunità migranti procidane e ischitane.

Il ciclo di iniziative dedicate al Turismo delle Radici proseguirà nei prossimi giorni. Il prossimo appuntamento è previsto per il 1° giugno, con l’inaugurazione ufficiale della mostra Racines al Palazzo d’Avalos, accompagnata da un concerto in Piazza Marina Grande.