MILANO - Il calciomercato entra nella sua fase più calda, quando le trattative si intrecciano con le scelte tecniche e gli allenatori cercano risposte immediate per costruire squadre competitive. A pochi giorni dalla chiusura della finestra estiva, Milan, Juventus e Roma sono immerse in una fitta rete di contatti, valutazioni e decisioni che potrebbero cambiare il volto della stagione.

MILAN, IL CASO LEAO E LA TENTAZIONE RABIOT - A Milanello l’attenzione è divisa tra campo e mercato. La squadra di Allegri – che continua a lavorare in vista della trasferta di venerdì sera a Lecce – vive con ansia il recupero di Rafael Leao. Il portoghese, fermato da un infortunio al polpaccio rimediato contro il Bari in Coppa Italia, ha svolto ancora una volta lavoro personalizzato e resta in forte dubbio.

Allegri non intende rischiare il giocatore, consapevole della sua importanza e della necessità di gestirne i carichi in una fase già intensa della stagione.

Parallelamente, la dirigenza è al lavoro per regalare rinforzi al tecnico. Negli ultimi giorni si sono intensificati i contatti con l’entourage di Adrien Rabiot, centrocampista che il Marsiglia valuta 15 milioni dopo la rottura con l’allenatore Rowe.

Allegri stravede per il francese: lo considera il profilo ideale per aumentare fisicità, esperienza internazionale e qualità in mezzo al campo.

La pista alternativa porta a Giovanni Fabbian del Bologna, ma anche qui l’affare dipende da una catena di movimenti: l’Atalanta dovrebbe acquistare Musah dal Milan – valutato 25-30 milioni – e cedere Brescianini al Napoli. Un domino che, se innescato, potrebbe liberare spazi e opportunità.

In attacco, invece, il nome in cima alla lista è sempre Dusan Vlahovic. Allegri non ha mai nascosto di considerarlo l’ideale per il suo progetto, ma la situazione resta intricata.

La Juventus non ha ancora sciolto i nodi sul futuro del serbo e il tempo stringe.

Intanto rimangono in sospeso anche altre operazioni minori: il Como insiste per Alex Jimenez, ormai fuori dai piani tecnici, con l’ipotesi di un prestito con diritto di riscatto.

JUVENTUS, LA GRANDE SCELTA: KOLO MUANI O VLAHOVIC - A Torino il clima è rovente. La Juventus si trova davanti a un bivio cruciale che può condizionare l’intero mercato: puntare su Randal Kolo Muani o trattenere Vlahovic?

Il serbo è il vero ago della bilancia. Da un lato c’è la possibilità per lui di restare un altro anno in bianconero, percependo un ingaggio da 12 milioni di euro netti e liberandosi a parametro zero a giugno. Una scelta che garantirebbe massima tutela personale al giocatore, ma che rappresenterebbe una sconfitta per la società, decisa a non perdere un asset di valore senza alcun ritorno economico.

Dall’altro lato c’è la prospettiva di una cessione immediata, che permetterebbe di incassare e liberare spazio salariale, aprendo la porta all’arrivo di Kolo Muani dal PSG.

Il tempo però stringe: entro 48 ore il giocatore dovrà comunicare la sua decisione definitiva. A supportarlo nella riflessione sono arrivati anche i genitori, segnale di quanto la scelta sia delicata. Una permanenza di Vlahovic peserebbe oltre 41 milioni di euro a bilancio, cifra che inevitabilmente renderebbe impossibile l’assalto a Kolo Muani.

In questo intreccio la proprietà ha concesso ampi margini alla dirigenza, ma con una condizione chiara: ogni mossa dovrà rispettare i paletti contabili. Non a caso, il primo veto su eventuali spese fuori misura arriverebbe proprio dall’alto. Sullo sfondo resta anche la questione tecnica: Igor Tudor, nuovo tecnico bianconero, non ha mai nascosto di apprezzare le qualità di Vlahovic e sarebbe felice di lavorare con lui, ma serve chiarezza immediata.

Intanto, sul fronte campo, arriva una tegola per la Juventus: Andrea Cambiaso è stato fermato per due giornate dal giudice sportivo dopo il rosso rimediato contro il Parma. Il jolly bianconero salterà le sfide contro Genoa e Inter, due impegni che avrebbero richiesto tutta la sua duttilità.

ROMA, BLITZ DI MASSARA A LONDRA: OBIETTIVO DOPPIO COLPO - Se Milano e Torino vivono giorni di attesa e riflessione, Roma ha deciso di accelerare. Il direttore sportivo Massara è volato a Londra per una missione chiara: chiudere due colpi di mercato.

Il primo nome sul taccuino è Tyrique George, giovane attaccante del Chelsea. I Blues hanno aperto alla cessione, anche a titolo definitivo, ma solo al giusto prezzo. Il secondo obiettivo è Jadon Sancho, esterno del Manchester United: il club inglese ha dato il via libera alla partenza, ma resta da convincere il giocatore, che non ha ancora sciolto le riserve sul trasferimento in giallorosso. Massara ha dato tempo all’entourage fino a mercoledì per una decisione definitiva.

L’operazione, complessa e affascinante, rappresenta un segnale della volontà della Roma di mettere a disposizione di Gasperini rinforzi di alto livello per allargare le rotazioni offensive. Parallelamente restano aperte le uscite, con Dovbyk sempre più vicino a salutare: il Villarreal è in pole per assicurarselo.

UN MERCATO DA MONTAGNE RUSSE -  Il filo conduttore di queste ultime giornate di mercato è l’incertezza.

Il Milan sogna Rabiot ma deve incastrare altre operazioni, la Juventus è sospesa tra due attaccanti che non possono coesistere, la Roma prova a strappare due colpi dall’Inghilterra. Ogni decisione può generare un effetto domino, ogni trattativa può ribaltare scenari.

Quando mancano pochi giorni alla chiusura, il mercato italiano si conferma un intreccio di strategie, pazienza e coraggio. Con una certezza: saranno le ultime ore a decidere i destini delle grandi protagoniste della Serie A.