CARNAGO - A qualcuno, ascoltando le parole di Stefano Pioli in conferenza stampa, sarà venuto in mente quel tale di nome Lizzola. Di professione faceva il sarto, e fu protagonista di una delle citazioni più famose di Silvio Berlusconi: "Mi viene in mente un personaggio della mia giovinezza - disse bacchettando Zaccheroni -, si chiamava Lizzola. Era un bravissimo sarto e aveva un motto a proposito della buona stoffa: 'Attenzione a che sarto la dai'". Pioli, involontariamente, si è fatto un paio di autogol.
Il primo quando gli è stato nominato Masterchef: "Adoro Masterchef, adoro Cannavacciuolo, Barbieri e Locatelli. Non so cucinare, ma adoro mangiare. La società mi ha messo in mano gli ingredienti giusti per avere una squadra equilibrata e competitiva".
E se nelle ultime due partite contro Monza e Rennes il Milan ha subito due sconfitte incassando sette gol, forse il cuoco non ha interpretato bene la ricetta. Il secondo a proposito di De Ketelaere, oggetto misterioso lo scorso anno a Milanello e diventato uno dei punti di forza dell'Atalanta: "Gasperini sta facendo un lavoro incredibile, eccezionale, bisogna fargli i complimenti. Ricordo i vostri sguardi su De Ketelaere, quando si diceva che aveva qualità e che Maldini e Massara non avessero preso un pacco o un bidone. In tanti in Italia hanno bisogno di un anno. Gasperini bravo a trovargli una posizione più offensiva, poi ogni ambiente ha le sue aspettative e la sua storia".
Ecco, il sarto e la stoffa... Per far sì che i giudizi cambino, Pioli sa che il Milan deve tornare a vincere e, possibilmente, a convincere, cosa che non gli è riuscita nell'ultima settimana.
Dovrà farlo con una delle squadre più in forma del momento, che corre veloce e segna a raffica: "È una gara importante per la classifica, per tornare a vincere - ha detto Pioli -. Sarà difficile, noi, l'Atalanta e l'Inter siamo le squadre che abbiamo fatto più punti. Affronteremo una squadra in forma. Loro stanno bene, ma stiamo bene anche noi. Ci hanno sconfitto due volte quest'anno. Guardiola aveva detto bene: affrontare l'Atalanta è come andare dal dentista, è fastidiosa".
Per evitare il cappotto il Milan dovrà per prima cosa sistemare la fase difensiva, tallone d'Achille di questa stagione (45 gol incassati in 35 gare ufficiali): "Non è essere alti o bassi la differenza, è l'intensità con cui si fa la pressione per sviluppare al meglio la fase difensiva", ha spiegato Pioli, che ha rispedito al mittente le critiche a proposito delle scelte di formazione di Monza, in cui avrebbe pensato più all'impegno contro il Rennes che al campionato.
"Non è così - ha ribattuto -. Continuo a ripetere che vogliamo essere competitivi in tutte e due le competizioni. Non ho solo undici titolari, credo che le scelte di Monza fossero quelle giuste per quella partite e per le condizioni dei giocatori.
Sceglierò sempre in base alla condizione dei giocatori e della partita che vogliamo fare. Delle critiche è meglio non parlarne.
Venivamo da tanti risultati utili, potevamo far meglio. Non voglio essere negativo". Allo Slavia Praga penserà più avanti, con l'Europa League come obiettivo dichiarato ("Ma quando mi avete fatto la domanda su chi fossero le favorite dovevamo ancora passare il turno. Ora ce la giochiamo anche noi come Atalanta, Liverpool e Bayer. Tutti vogliono vincere l'Europa League. Aver pescato lo Slavia e non il Leverkusen? Non ero preoccupato nemmeno di affrontare subito il Bayer. Non sarà facile, perchè lo Slavia ha vinto il girone davanti alla Roma e si sta giocando il campionato".
Il Milan, invece, si gioca un posto in Champions, e le prossime due sfide contro Atalanta e Lazio diranno se davvero la strada è in discesa o se si sarà terribilmente complicata: "I nostri numeri dicono che siamo meglio in casa e domani, visto che siamo in casa, possiamo essere fiduciosi". A condizione di non confondere il sale con lo zucchero, come sanno bene i concorrenti di Masterchef.