ROMA - Acceso il braciere dei Giochi Invernali di Milano-Cortina 2026. Salutato dal passaggio delle frecce tricolori, il braciere è stato acceso in piazza del Quirinale dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla presenza di Giorgia Meloni, presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Luciano Buonfiglio, presidente del CONI, Marco Giunio De Sanctis, presidente del CIP, Andrea Abodi, ministro per lo Sport e i Giovani, Giovanni Malagò, presidente della fondazione Milano Cortina, Kirsty Coventry, presidente del CIO, Ignazio La Russa, presidente del Senato, Lorenzo Fontana, presidente della Camera dei deputati, Giuseppe Sala, sindaco di Milano, Gianluca Lorenzi, sindaco di Cortina, Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia.
“L’accensione della fiamma olimpica dà via a un percorso coinvolgente e ricopre un valore simbolico d incarna principi universali. Il gioco olimpico garantisce la possibilità a uomini e donne di progredire, sollecita alla solidarietà ed esige non ci sia sopraffazione per origine etnica. Questo messaggio viene tramandato dai campioni di ogni disciplina e dai giovani che praticano gli sport. Più che mai sentiamo l’urgenza di amicizia e pace dai popoli”, ha detto Mattarella.
“L’Italia ha chiesto che la tregua olimpica venga rinnovata e speriamo che i due mesi che ci separano dall’avvio dei Giochi possano distendere ulteriormente le tensioni. Il segno di pace dei Giochi sarà chiaro e visibile a ogni latitudine. Una delle maggiori ricchezze dello sport sta nelle proprie conquiste che diventano patrimonio dell’umanità. Abbiamo ricevuto il testimone da Pechino e lo consegneremo alla Francia, in un cambiamento d’epoca che stiamo vivendo c’è bisogno di speranza e lo sport contiene e trasmette questo valore prezioso. Con il coraggio di superare i propri limiti possiamo raggiungere grandi obiettivi. Accendendo la torcia ravviviamo la speranza di pace e di un progresso futuro”, ha aggiunto il Capo dello Stato.
A fargli eco la presidente del CIO Coventry: “L’ultima settimana ad Olimpia è stata incredibile che ha suscitato in me grandi emozioni. Vedere la fiamma arrivare in Roma mi ha fatto emozionare, grazie alla grande energia del popolo italiano”.
“La creatività e il coraggio sono i valori che ogni atleta riconosce nel potere dello sport, che va oltre le barriere e oltre i confini, che è il vero spirito dei Giochi Olimpici, senza ogni tipo di discriminazione per i sogni delle nuove generazioni”, ha aggiunto la numero uno del Comitato Olimpico Internazionale, che poi ha ringraziato il Governo e il presidente Meloni per l’impegno profuso nell’organizzazione dei Giochi.
Tregua olimpica ribadita, con anche l’adesione della Russia: “L’abbiamo portata avanti, l’abbiamo firmata a Olimpia e l’abbiamo portata all’Onu e credo sia stato un risultato incredibile, con d’unanimità quasi dei paesi, l’ha firmata anche la Russia”, rivela il presidente del CONI, a cui segue la conferma del presidente fondazione Milano Cortina: “A New York abbiamo formulato la risoluzione per la tregua. Tutti i Paesi presenti hanno votato a favore della tregua, compresa la Russia”.
Domani alle 9.30 partirà il giro d’Italia della torcia olimpica. Il primo tedoforo sarà Gregorio Paltrinieri, che darà il via alla staffetta della fiaccola che terminerà il 6 febbraio a Milano. Da nord a sud, per un viaggio di 12mila chilometri vedrà attraversati 300 comuni e 110 province.
Ogni tedoforo percorrerà un tratto brevissimo, non più di 200 metri. Si corre dalla mattina alla sera (7.30-19.30), non necessariamente sempre di seguito. Nei momenti di sosta o la notte, la fiamma verrà trasferita nell’urna e la torcia ovviamente spenta.
Il giorno di Natale la fiaccola sarà a Napoli, mentre a Capodanno a Bari. Numerosi gli scenari che saranno sfondo del viaggio della torcia: i 4.554 metri del Monte Rosa, la cascata della Marmore, la costiera amalfitana e il canal grande a Venezia. Il 26 gennaio tappa a Cortina e lì la fiamma sarà sdoppiata: mentre la torcia proseguirà il viaggio verso Milano, un’urna sarà conservata per l’accensione del secondo braciere, in contemporanea con quello di San Siro, la sera della cerimonia di apertura dei Giochi del 6 febbraio.