CASTEL DI SANGRO - È stata una conferenza stampa di presentazione stringata quella di Vanja Milinkovic Savic.

Il nuovo portiere del Napoli ha risposto in maniera sintetica alle domande dei giornalisti, lanciando un messaggio chiaro: preferisce far parlare il campo.

Il serbo, fratello dell’ex Lazio Sergej e punto di forza del Torino nelle ultime stagioni, ha spiegato le ragioni delle sua scelta e ha ammesso che non ha avuto dubbi a scegliere l’azzurro.

“Il Napoli mi ha chiamato a marzo e non vedevo l’ora di venire. A Conte non si può dire di no”, ha chiarito il gigante serbo. Naturalmente a spronarlo è stata anche la possibilità di esibirsi in una competizione importante: “La Champions mi ha attratto, non ci ho mai giocato e quindi sarà bello poterlo fare”.

Milinkovic Savic è stato chiaro anche sul ruolo che dovrà avere: “Non mi sento né titolare e né vice. Sono venuto qui per lavorare e stare a disposizione del gruppo. Poi spetterà al mister decidere”. Ci sarà, quindi, una sana competizione con Meret: “È un bravo portiere e un ragazzo stupendo. Lavorerò con lui”.

Sul lavoro duro di Conte non si sofferma particolarmente: “Io sto bene, mi ha chiesto di allenarmi come gli altri e lo sto facendo. Tagliarmi la barba in caso di scudetto? Se serve sì”.

Per quel che riguarda il lavoro della squadra, nella seduta pomeridiana al Patini ci sono stati i ritorni in campo di Olivera e Buongiorno. L’uruguaiano si era infortunato in uno scontro in allenamento con Lukaku, mentre il difensore si stava riprendendo da un’operazione all’inguine. Entrambi hanno indossato le pettorine e hanno partecipato alle esercitazioni.

Sul fronte mercato l’Atletico Madrid insiste per Raspadori. Il club spagnolo vorrebbe spendere 20 milioni, ma De Laurentiis ha risposto che non sono sufficienti. La trattativa va avanti per trovare un punto di incontro.

È questione di ore, invece, l’ingaggio di Gutierrez. Il terzino del Girona, richiesto anche dal Marsiglia, è pronto per le visite mediche. È infortunato ma si sottoporrà lo stesso ai controlli di rito.

Dovesse essere venduto Raspadori si aprirebbe una finestra per un altro esterno offensivo sinistro. Si fanno i nomi come sempre di Grealish, Sterling e Chiesa. Intanto Simeone è a un passo dal Torino.