TASHKENT (UZBEKISTAN) – Mohammed Ben Sulayem è stato rieletto presidente della Federation Internationale de l’Automobile (Fia). L’esito è arrivato al termine dell’Assemblea Generale della Federazione, svoltasi a Tashkent, in Uzbekistan, che ha confermato il dirigente emiratino per un secondo mandato quadriennale dopo la prima elezione del 2021.
La Fia ha sottolineato come il primo mandato di Ben Sulayem sia stato caratterizzato da una fase di rinnovamento e stabilizzazione, con interventi significativi sulla governance, sull’organizzazione interna e sul riequilibrio della situazione finanziaria. «Negli ultimi quattro anni la Fia ha attraversato una trasformazione di vasta portata, rafforzando il proprio ruolo di organismo di governo mondiale del motorsport e di autorità di riferimento per una mobilità sicura, sostenibile e accessibile», ha spiegato la Federazione in una nota ufficiale.
Soddisfatto il presidente rieletto, che ha ringraziato i membri Fia per la fiducia rinnovata: “Abbiamo superato molti ostacoli e oggi siamo più forti che mai. È un onore continuare a ricoprire questo ruolo e lavorare per il motorsport, la mobilità e i nostri club in ogni regione del mondo”.
La rielezione di Ben Sulayem è avvenuta in assenza di altri candidati, una circostanza che ha alimentato polemiche.
La svizzera Laura Villars, esclusa dalla corsa alla presidenza, ha infatti presentato ricorso contestando le regole elettorali, ritenute restrittive e tali da impedire candidature alternative.
Come riportato da L’Équipe, il Tribunale giudiziario di Parigi non ha sospeso le elezioni, ma ha disposto un processo per esaminare il sistema elettorale della Fia, fissato per il 16 febbraio 2026.