Primo podio per l’Italia ai Mondiali di ciclismo su pista in corso a Ballerup, in Danimarca. Dopo il secondo posto nelle qualifiche di Martina Fidanza, Letizia Paternoster, Chiara Consonni e Vittoria Guazzini alle spalle della Gran Bretagna, lo stesso quartetto ad eccezione di Martina Alzini in sostituzione di Martina Fidanza è stato sconfitto dalla Germania nella semifinale dell’inseguimento a squadre.

Nella finale per la medaglia di bronzo, poi, Martina Fidanza, Martina Alzini, Chiara Consonni e Vittoria Guazzini hanno dominato il Canada in una sfida senza storia dall’inizio alla fine: americane sconfitte, le azzurre salgono sul gradino più basso del podio.

“Puntavamo ad un argento tra le ragazze e un bronzo tra gli uomini. La caduta di ieri ci ha rovinato i piani e il bronzo di oggi compensa solo in parte tutto quello che è capitato in questi giorni, compresi due quarti posti (Fidanza ieri e Paternoster oggi nell’eliminazione). È la conferma della bontà di un gruppo, capace di superare anche difficoltà impreviste”, ha commentato Marco Villa.

Nel primo turno, contrapposte alla Germania (con Martina Alzini al posto di Martina Fidanza) le azzurre partono forte, arrivano ad un margine di oltre 3”. Poi la loro azione si affievolisce. Chiudono in 4’12”467, contro il 4’11”602 delle tedesche.

Entrambe le formazioni abbassano il limite realizzato nelle qualifiche. Nella finale per il bronzo nuova sostituzione, con Martina Fidanza che torna nel quartetto questa volta al posto di Letizia Paternoster, impegnata nell’eliminazione.

La prova con il Canada si chiude dopo 2,5 km quando il trenino azzurro raggiunge le americane, troppo distante nei tempi per tutto il torneo.

Tra gli uomini i danesi, padroni di casa, si confermano campioni del mondo superando una Gran Bretagna che si era illusa, dopo qualificazioni e primo turno di ieri, di fare il colpaccio in casa degli scandinavi.

I progressi del settore della velocità già evidenti in questi mesi e anche ieri in occasione del Team Sprint, trovano conferma oggi con il decimo posto di Stefano Moro. Il 27 enne di Fontanella (Bergamo), già terzo ai campionati europei in questa specialità ad inizio dell’anno in Olanda, conquista la semifinale con il secondo posto nei ripescaggi e il terzo al secondo turno. Vince il giapponese Yamasaki davanti all’israeliano Yakovlev e al colombiano Quintero Chavarro. Il pluricampione del mondo ed olimpico Lavreysen è ottavo.

Un quarto posto, il secondo per la spedizione azzurra, che non toglie il sorriso a Letizia Paternoster, campionessa del mondo nel 2021. Nello sprint che vale una medaglia cede alla neozelandese Wollaston, già sul podio nello scratch e nuova iridata davanti alla uscente Kopecky, e all’americana Valente. Miriam Vece si ferma agli ottavi del torneo di velocità superata dall’olandese van de Wouw: 11^ nei 200 lanciati (10.872), supera ai sedicesimi la messicana Verdugo Osuna.

Infine secondo titolo mondiale per il Giappone di giornata dopo quello nel keirin. Lo conquista Kuboki al termine di una gara che dopo la metà si è trasformata in una corsa a punti, con diversi corridori che hanno conquistato il giro in solitudine.

Alle sue spalle il danese Hansen, terzo il francese Petit. Elia Viviani, che ha provato anche lui a prendere il giro senza fortuna per la reazione del gruppo, è 16°.