PESCARA 0

MONZA 2

PESCARA (3-5-1-1): Desplanches 6.5; Capellini 5.5, Brosco 6, Corbo 5 (13’ st Sgarbi 5.5); Letizia 5.5, Dagasso 5.5, Caligara 5 (14’ st Squizzato 5.5), Valzania 6, Corazza 5 (14’ st Oliveri 6); Meazzi 6 (30’ st Okwonkwo sv); Di Nardo 6 (38’ st Vinciguerra sv).

In panchina: Saio, Brandes, Cangiano, Graziani, Gravillon, Giannini, Berardi.

Allenatore: Vivarini 5.5.

MONZA (3-4-2-1): Thiam 6.5; Ravanelli 7, Delli Carri 6.5, Carboni 6; Ciurria 6 (36’ st Lucchesi sv), Pessina 6, Obiang 6, Azzi 6.5 (24’ st Birindelli 6); Colpani 7.5 (36’ st Galazzi sv), Keita 7 (13’ st Caprari 6.5); Mota 6.5 (13’ st Maric 6).

In panchina: Pizzignacco, Brorsson, Zeroli, Colombo, Bakoune, Capolupo, Petagna.

Allenatore: Bianco 7.

ARBITRO: Pairetto di Nichelino 6.

RETI: 27’ pt Keita, 2’ st Colpani.

NOTE: terreno in discrete condizioni. Spettatori: 7.205, di cui 167 ospiti. Ammoniti: Corbo, Keita. Angoli: 2-7. Recupero: 1’; 4’.

PESCARA - Tutto facile per il Monza che espugna 2-0 l’Adriatico salendo in vetta alla classifica.

Pre-partita tutto per Giovanni Galeone, l’allenatore che portò due volte il Pescara in Serie A, scomparso una settimana fa. Un omaggio da brividi con striscioni, cori, la gigantografia del tecnico al centro della curva nord, il cuore della tifoseria pescarese, e sul led dello stadio una delle sue frasi iconiche (“Il quarto passaggio è monotonia”). Biancazzurri in campo con il lutto al braccio e minuto di raccoglimento prima del fischio d’inizio.

Avvio veemente del Monza che stringe subito i padroni di casa nella loro metà campo. Ci prova due volte Colpani su calcio da fermo, primo tentativo respinto da Desplanches, sul secondo il palo impedisce ai brianzoli di portarsi in vantaggio.

Il gol è nell’aria e arriva e al 27’ grazie a Keita Balde che capitalizza al massimo un bell’assist di Ravanelli.

Il Pescara è in confusione e il Monza prova ad approfittarne sfiorando il raddoppio con Colpani.

Negli ultimi dieci minuti del primo tempo i biancazzurri provano a farsi vedere dalle parti di Thiam, chiamato all’intervento su un tiro-cross di Valzania e su un calcio d’angolo battuto da Caligara.

Al 39’ Pescara vicino al pari con Dagasso che da pochi pass non riesce a battere a rete.

Si va al riposo e ad inizio ripresa il Monza raddoppia grazie al capolavoro di Colpani, che si fa largo in mezzo a tre giocatori e trafigge Desplanches con una conclusione deliziosa.

Il Pescara è alle corde e al 10’ gli ospiti vanno vicini al tris con Azzi (tiro fuori di poco).

Poco dopo Di Nardo, servito da Meazzi, ha la chance per riaprire il match ma la fallisce calciando a lato da posizione favorevole.

A seguire un tentativo fuori misura di Oliveri. Non accade più nulla, il Pescara sempre più in crisi, mentre il Monza si prende il primo posto grazie alla sesta vittoria consecutiva.

 

CESENA 3

AVELLINO 0

CESENA (3-5-2): Klinsmann 7; Ciofi 6.5, Zaro 6.5, Mangraviti 6.5; Ciervo 7.5 (40’ st Guidi sv), Berti 7 (20’ st Bastoni 6), Castagnetti 6.5, Francesconi 6 (33’ st Adamo sv), Frabotta 6; Blesa 7 (33’ st Diao sv), Shpendi 6.5 (20’ st Olivieri 6).

In panchina: Fontana, Ferretti, Celia, Amoran, Piacentini, Arrigoni, Bertaccini.

Allenatore: Mignani 6.5.

AVELLINO (4-3-1-2): Daffara 6; Missori 5, Simic 6 (30’ pt Rigione 5), Fontanarosa 5.5, Cagnano 5.5; Besaggio 5.5 (1’ st Russo 5.5), Palmiero 5.5, Sounas 6 (29’ st Kumi sv); Insigne 6 (17’ st Lescano 6); Biasci 5, Crespi 5 (1’ st Tutino 5).

In panchina: Marson, Cancellotti, Enrici, Milani, Gyabuaa, Palumbo, Patierno.

Allenatore: Biancolino 5.

ARBITRO: Maresca di Napoli 6.

RETI: 27’ pt Ciervo, 50’ pt Shpendi (rig), 6’ st Blesa.

NOTE: giornata fredda, terreno in buone condizioni. Spettatori: 13.225. Ammoniti: Francesconi, Fontanarosa, Rigione, Patierno, Blesa, Ciervo, Adamo. Angoli: 5-4. Recupero: 3’; 5’.

CESENA - Il Cesena regola per 3-0 l’Avellino trovando così il secondo successo interno consecutivo.

Dopo oltre 25 minuti di nulla il match si accende sulla prima fiammata dei padroni di casa: ripartenza condotta da Shpendi, palla a Ciervo che si accentra, entra in area e realizza di mancino a giro con leggera, ma decisiva, deviazione di Palmiero.

Gli ospiti ci provano ma non sfondano e così è il Cesena a raddoppiare. Succede tutto in una convulsa azione da corner al 45’, con la sponda di Frabotta per Zaro intercettata da Rigione che colpisce il palo della sua stessa porta; si va avanti, Ciervo impegna severamente Daffara ma l’arbitro Maresca viene richiamato dal Var per una trattenuta fallosa di Rigione proprio in occasione dell’angolo. Il direttore di gara indica il dischetto e Shpendi realizza dagli 11 metri spiazzando Daffara.

In avvio di ripresa il Cesena cala subito il tris: minuto 51, Ciervo trova splendidamente Blesa che punta l’area e la piazza a fil di palo con deviazione di Rigione.

L’Avellino cerca di rientrare in partita ma al 61’ Missori, ben servito in area da Sounas, sbatte su un super Klinsmann.

Il Cesena, che al 65’ sfiora il poker con Shpendi che su assist di Blesa dalla destra manca clamorosamente la deviazione vincente, gestisce bene il vantaggio fino alla fine e porta a casa i tre punti.