TORINO - “Sono contento. Per me era un sogno segnare con questa maglia. Era anche il momento giusto per vincere la partita. Sono molto felice”. Nicolas Gonzalez ha iniziato così la sua conferenza di presentazione alla Juventus, da quel gol segnato martedì scorso in Champions League contro il PSV Eindhoven.

Già entrato appieno nel progetto tattico di Thiago Motta, l’argentino ha spiegato cosa chiede alla squadra il nuovo allenatore: “di essere liberi, di prenderci la responsabilità di cosa fare in campo. Ecco cosa porta al risultato giusto ed è per quello abbiamo vinto. Vogliamo prenderci la responsabilità. Questo è quello che chiede il mister”. Gonzalez ha spiegato all’Allianz Stadium di Torino che per far tornare la Juventus grande bisogna “giocare bene a calcio con la palla a terra. Dobbiamo restare uniti e compatti, essere un buon gruppo, questo porta ad un risultato positivo”.

Il modello di Gonzalez è uno che è passato anche dalla Juventus: “Il ‘Fideo’ Di Maria. Per me è un idolo sia dentro che fuori dal campo. L’ho conosciuto in nazionale, dal primo giorno si è comportato con me come uno normale. La posizione che preferisco? In campo sono sempre felice, posso fare anche il portiere senza problemi”.

Con Di Maria non aveva parlato dell’ipotesi di arrivare alla Juventus perché “eravamo concentrati sulla Coppa America. In vacanza ho poi iniziato a pensare a questa scelta. Quando arriva la Juve non devi pensare, ma dire sì”.

A Torino, ha ritrovato Vlahovic: “E’ migliorato davvero tanto - ha risposto -. Quando l’ho visto alla prima partita ho detto: questo è veramente forte. Sono passate tre partite senza gol, ma è sempre positivo, aiuta sempre la squadra. È un bravo ragazzo che merita il meglio. Se posso fare assist per lui, sono contento. Lo stesso lui per me”.

E, a precisa domanda se sarebbe disposto a rinunciare ai gol per farne fare 30 a Vlahovic, ha risposto: “Non si tratta se faccio gol o assist, ma conta il meglio per la squadra. Se gioco titolare o no, devo dare una mano ai miei compagni. Il calcio è anche questo: dentro come fuori dal campo, mi comporto così. È quello il mio obiettivo”. Parlare di scudetto è prematuro per Gonzalez: “Non possiamo pensare a domani, dobbiamo pensare partita dopo partita”.

E il calendario saturo di impegni non spaventa: “Per noi è bellissimo. Siamo tutti giocatori che vogliono giocare a calcio. Tante partite fanno bene alla squadra. Come ho sentito dire al mister, dobbiamo mangiare, riposare e dormire bene. Tre obiettivi chiari”.

 E l’ambientamento ha subito funzionato perché “mi hanno fatto sentire parte della squadra dal primo giorno. Voglio ringraziare tutti per questo”. Nessuna sorpresa arrivando in bianconero: “Non lo immaginavo diverso. So come funziona la Juve, ho parlato tanto con Paredes, Di Maria, Dybala, Soulé. Mi hanno detto come funziona tutto, l’organizzazione che c’è. Thiago Motta? È una cosa incredibile. Mi dà la libertà di cui ho bisogno per giocare in ogni partita e in ogni allenamento. È una persona bravissima”.

Infine un occhio alla gara di sabato con il Napoli: “Certo che vogliamo un risultato positivo. Lavoriamo ogni giorno, allenamento dopo allenamento e dobbiamo pensare così. E quando arriva la partita siamo pronti per affrontarla”.

Intanto la squadra continua l’avvicinamento alla gara contro gli azzurri allenati da Antonio Conte. Il gruppo ha lavorato in mattinata al JTC Continassa. In difesa resta in dubbio Gatti, la leggera distorsione alla caviglia non è preoccupante ma il tecnico potrebbe decidere di tenerlo a riposo buttando nella mischia Danilo.

A centrocampo Thuram ha recuperato e Douglas Luiz cerca spazio: potrebbero essere loro a dare il cambio alla coppia Locatelli-McKennie apprezzata martedì in Champions. Davanti sembra invece tutto confermato, anche se sarà l’ultima seduta di domani a chiarire ulteriormente le idee al tecnico Thiago Motta che parlerà in conferenza stampa alle 13.

Ancora indisponibili Conceicao e Milik.