VAL D'ISERE (FRANCIA) - Sulla Face de Bellevarde Marco Odermatt ritrova il sorriso, sopravvivendo a una seconda manche rivoluzionaria.
In testa a metà gara, con 15 centesimi di vantaggio su Henrik Kristoffersen, il 27enne elvetico dà fondo a tutta la sua classe per difendere con le unghia e con i denti i quasi due secondi e mezzo di vantaggio su Patrick Feurstein, catapultato dalla 24esima posizione alla prima: già, perchè la nevicata via via sempre più fitta che contraddistingue la seconda discesa sulla pista francese spariglia le carte, penalizzando i migliori e favorendo chi partiva dalle retrovie.
Alla fine, però, Odermatt va a prendersi la vittoria, anche se per appena 8 centesimi su Feurstein (primo podio in carriera per l’austriaco) e si riscatta dopo tre uscite consecutive tra le porte larghe: successo numero 39 in carriera per l’elvetico - il secondo stagionale dopo quello in Super-G a Beaver Creek - che con la Val d’Isere ha un rapporto speciale visto che da quattro stagioni fa suo il gigante. Con l’altro austriaco Stefan Brennsteiner a completare il podio (i primi tre in appena 12 centesimi), Odermatt rosicchia punti preziosi in classifica generale a Kristoffersen:
il norvegese, alla fine quinto, resta al comando ma sono solo 10 le lunghezze di vantaggio sul vincitore delle ultime tre Coppe del Mondo.
Scavalcato anche Clement Noel: brutta caduta nella prima manche per il francese (al momento escluse fratture, solo qualche dente rotto), in forte dubbio per lo slalom di domani dove si presenterebbe da grande favorito dopo i trionfi di Levi e Gurgl.
L’Italia si gode invece la rimonta di Luca De Aliprandini, che nella seconda parte di gara risale di nove posizioni per cogliere un prezioso sesto posto a soli 0”39 da Odermatt: per il trentino si tratta del terzo risultato nella top ten in altrettanti giganti stagionali.
“Sono contento dell’atteggiamento che ho messo nella seconda manche - commenta - Nella prima non ero arrabbiato, ma ho pensato troppo a curare la linea. E’ importante aver raccolto un'altra top ten”. Entra nei quindici anche Giovanni Borsotti, tredicesimo e capace a sua volta di risalire di 14 posizioni nella seconda (“Sono partito nel momento giusto e ho sfruttato l’occasione”), a punti anche Hannes Zingerle, 24esimo, mentre nella prima manche Alex Vinatzer è incappato in un'inforcata con il braccio sinistro a poche porte dal traguardo.