MACERATA - Osmany Juantorena, che ha appena compiuto 36 anni, dopo le “fatiche” olimpiche, si tuffa nel mondo della Cucine Lube Civitanova, della quale è capitano. “A Tokyo volevo chiudere sul podio o giocarmi la possibilità di farlo. Uscire così mi ha fatto male. Questo è lo sport: non abbiamo concretizzato le occasioni favorevoli al tie break e l’Argentina di De Cecco, a cui vanno i miei complimenti anche per il bronzo ottenuto contro il Brasile, non ha mai mollato. Mi consolo guardando il nostro argento di Rio 2016, un risultato di cui vado sempre fiero. In Giappone abbiamo dato tutto, ci abbiamo messo il cuore, ma non è bastato”, ha detto lo schiacciatore cubano naturalizzato italiano.

“Non mi aspettavo così tanti complimenti dai fan di tutti i club. Questo significa che ho lasciato una mia identità al gruppo azzurro e ho rappresentato l’Italia con onore e senso di responsabilità. Le lacrime erano reali, non mi davo pace per l’eliminazione e la mia ultima presenza”, ha aggiunto Juantorena. “Ora devo archiviare le emozioni di questa avventura e svuotare la testa. Dopo una pausa per rifiatare tornerà ancora più carico. La Lube punta al top e merita da parte nostra il massimo della concentrazione possibile. Sarà un piacere schiacciare in biancorosso per la settima stagione consecutiva”.