PARIGI - Iga Swiatek al momento è ingiocabile o quasi. Jasmine Paolini non è quasi mai entrata nel match se non nei primi game per poi dare il via libera alla rivale, troppo più forte per essere fermata sul più bello.

Jasmine Paolini si è arresa nella finale del Roland Garros femminile, la prima delle tre con azzurri in campo (per Jannik Sinner, purtroppo, il sogno si è spento di fronte a Carlos Alcaraz).

La 28enne tennista toscana, n.15 WTA e 12esima testa di serie, già certa di salire al numero 7 del ranking da lunedì, nulla ha potuto contro la fuoriclasse polacca, n.1 della classifica mondiale e del tabellone, che si è imposta in due set con il punteggio di 6-2, 6-1.

La 23enne di Varsavia ha infilato il 21esimo successo di fila sulla terra francese dove ha vinto 35 dei 37 match disputati ed ha conquistato quattro titoli nelle ultime cinque edizioni.

Dall’introduzione del format dei “1000” Swiatek è solo la seconda giocatrice ad essere riuscita a vincere nello stesso anno Madrid, Roma e Parigi (dopo Serena Williams 2013).

Numeri da capogiro che dunque assolvono 'Jas' che domani, in coppia con Sara Errani, tornerà in campo (ore 11.30) per sfidare nella finale del doppio la coppia formata dalla statunitense Coco Gauff e dalla ceca Katerina Siniakova.

“Sono state due settimane molto intense, ma sono orgogliosa di me stessa e del mio team. La finale è stata dura ma posso ritenermi fiera di quanto ho fatto”, le parole di una Paolini giustamente felice.

Finale amara anche per il doppio azzurro composto da Simone Bolelli e Andrea Vavassori: la coppia tricolore, undicesima teste di serie, si è arresa ai n.9 del seeding, il salvadoregno Marcelo Arevalo ed il croato Mate Pavic, vincenti in due set per 7-5 6-3.