MARINA BAY (SINGAPORE) - Nella notte di Singapore, la Formula Uno è pronta a vivere un altro weekend prima del mese di sosta che porterà poi il circuit al rush finale, con un filotto di sei gare che comincerà dagli Stati Uniti per chiudersi con il classico appuntamento di Abu Dhabi.

A nemmeno una settimana dal trionfo di Baku, la McLaren arriva a Marina Bay con aspettative forse più alte di quelle che avevano preceduto il Gran Premio dell’Azerbaijan, in un circuito come quello di Singapore che dovrebbe dare ragione più di altri alla velocità della vettura britannica e al fattore Drs, ancora più decisivo in questa edizione con l’aggiunta di una quarta zona sul circuito.

Una pista, quella asiatica, su cui anche la Ferrari ha fatto bene nel recente passato, vincendo la gara dello scorso anno con uno straordinario Carlos Sainz e mettendosi dietro proprio la McLaren di Lando Norris. Ferrari che dal trionfale weekend di Monza sembra essere tornata seconda forza dietro il team papaya, a dimostrazione di un duello che - dopo Baku - dovrebbe avere in Singapore il suo terzo capitolo. “Non abbiamo festeggiato troppo la vittoria a Baku, sono pronto a riprovarci questo weekend - ha esordito Oscar Piastri nella conferenza stampa della vigilia - Sicuramente questa vittoria mi ha dato una bella iniezione di fiducia, mentre Singapore è una pista nella quale dovremmo essere competitivi”.

“Lo scorso weekend io e il team abbiamo fatto un lavoro stupendo, su una pista nella quale non eravamo così competitivi come in altre - continua - Tutto questo acquisisce valore se si considera che la Ferrari era estremamente veloce a Baku”. Un periodo sicuramente positivo per il pilota australiano, sottolineato anche dai suoi avversari e da chi, in questo momento, comanda ancora la testa del campionato piloti.

“Piastri sta facendo un lavoro straordinario essendo al secondo anno in Formula Uno - ha detto Max Verstappen - sta mettendo a segno tanti punti per la McLaren, che come team sta vivendo un momento di grande forza”. Momento che invece la sua Red Bull fatica a vivere ormai da un po’ di tempo, con la vittoria che al pilota olandese manca addirittura da sette gare e che, a detta sua, si aspetta possa non arrivare su un tracciato che già l’anno scorso ha creato problemi anche ad una vettura super vincente come la RB19. “So che non sarà il nostro weekend più semplice - ha subito chiarito -. Abbiamo analizzato la gara dell’anno scorso, cercando di capire cosa poter fare meglio. Non mi aspetto che sia un weekend ottimo, ma vogliamo stabilizzare quanto fatto a Baku. Credo - confessa - che l’Azerbaijan sia stato positivo per risolvere alcuni problemi della vettura, che su avvallamenti, cordoli e fossi non è molto forte. Spero in un risultato positivo nella qualifica, ho fiducia di poter fare un lavoro migliore dell'anno scorso, anche se gli avversari sono migliorati molto”.

Proprio la qualifica dovrebbe rappresentare un aspetto cruciale per il Gran Premio di Singapore, come sottolineato in conferenza anche da George Russell. Il numero 63 della Mercedes, che lo scorso anno ha chiuso con un incidente la gara di Marina Bay, definisce la qualifica del sabato come “un aspetto chiave del weekend”, riportando però alla mente proprio quanto successo nell’ultimo giro dello scorso appuntamento di Singapore, quando un errore gli tolse un’ormai certa terza posizione: “Nei circuiti cittadini devi essere concentrato sempre al 100%, l’anno scorso - racconta il britannico - sono finito fuori all’ultimo giro ma questo fa parte delle corse. Quanto accaduto in passato non inciderà su questo weekend, anzi, da incidenti come questo puoi solo imparare. A livello fisico sicuramente Singapore e Qatar sono due weekend molto faticosi, l’umidità incide tanto, specialmente quando sei chiuso in una vettura di Formula Uno”.