CANBERRA – Un articolo pubblicato dal Courrier Mail di Brisbane dà notizia del primo intervento del ministro degli Interni, Peter Dutton, per negare l’accesso in Australia ad un richiedente asilo iraniano, un uomo violento, accusato di aver gestito un racket della prostituzione nell’ambito della legislazione ‘medevac’ che abilita i medici e non i politici a raccomandare i trasferimenti di rifugiati per ricevere cure.
Nell’articolo si sostiene che un medico avrebbe approvato il trasferimento di una donna adulta dal centro extraterritoriale di Nauru, in Australia, e di due accompagnatori che non necessitavano cure, il fratello e il padre.
La tempistica dell’articolo non poteva essere peggiore per il governo, alle prese con delicati negoziati con la senatrice della Tasmania, Jacqui Lambie,  per convincerla a votare a favore dell’abrogazione della legge ‘medevac’ (articolo a p 12), perché indica inconfutabilmente che anche mantenendo in vigore la legge, promossa dall’ex indipendente di Wentworth, Kerryn Phelps, il ministro ha piene capacità e pieni poteri di bloccare i trasferimenti, se ritiene che possano essere un rischio alla sicurezza. 
Lo scorso anno, durante il dibattito parlamentare sulla legge, Dutton aveva sostenuto che con ‘medevac’ non sarebbe stato in grado di bloccare i trasferimenti di assassini, pedofili, violentatori, e in un’intervista concessa lo scorso giugno a David Spears di Sky News (ha salutato i telespettatori e i colleghi di Sky News, questa settimana, per passare all’ABC, ndr), il ministro ha ribadito che “persone di pessima reputazione e carattere sono arrivate in Australia,” grazie al provvedimento, varato quando il governo era in minoranza alla Camera.
La portavoce laburista agli Interni, Kristina Keneally, ha subito puntualizzato che, in base alla legge, il ministro può negare un trasferimento per ragioni di sicurezza o seri dubbi caratteriali, e la decisione, che non può venir sottoposta a verifica, è definitiva.
“Peter Dutton, tenta così disperatamente di distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica dai 95.000 richiedenti asilo arrivati via aerea, mentre era in carica – ha detto l’ex premier laburista del NSW -, da vantarsi per aver esercitato i poteri discrezionali, inseriti dai laburisti, nel testo di legge ‘medevac’, per assicurare che la sicurezza nazionale non fosse a rischio. Noi laburisti siamo a sostegno di ‘medevac’, una legge che funziona e che non deve venire abrogata”.