MOSCA - È la terza volta che i ranghi vengono ampliati da quando, nel febbraio del 2022, è stata lanciata l’invasione del Donbass - Donetsk e Luhansk, e delle due province adiacenti, Kherson e Zaporizhzhia.

Il decreto pubblicato lunedì dal Cremlino (martedì AEST) porterà il numero complessivo del personale militare russo a quasi 2,4 milioni, di cui 1,5 soldati, il secondo in ordine di grandezza dopo quello della Cina. I nuovi effettivi saranno irregimentati a dicembre.

Il decreto è stato firmato dopo che il mese scorso l’Ucraina aveva lanciato un attacco lampo oltre il confine nella regione meridionale russa di Kursk, la prima invasione straniera del territorio russo dalla Seconda Guerra Mondiale.

La settimana scorsa, la Russia ha intensificato le operazioni volte a ricacciare le truppe ucraine da Kursk, mentre nel Donbass si sta avvicinando alla città ucraina di Pokrovsk, crocevia strategico della regione.

Dal 2022, Putin ha ordinato due precedenti espansioni del numero delle truppe da combattimento, oltre alla mobilitazione dei riservisti e dei coscritti militari.

Nell’agosto 2022, Putin ha ordinato un aumento di 137mila militari da completarsi entro l’inizio del nuovo anno, portando il personale a poco più di 2 milioni di effettivi, inclusi 1,15 milioni di combattenti.

Il mese successivo, dopo un’improvvisa e vittoriosa offensiva ucraina che aveva riconquistato gran parte della regione orientale di Kharkiv, Putin ordinò la mobilitazione parziale immediata.

La mobilitazione stava a significare che i cittadini con esperienza militare erano soggetti alla coscrizione e che i riservisti potevano essere richiamati.

La mobilitazione era stata sospesa nel novembre del 2023, quando era stato raggiunto l’obiettivo di reclutare 300mila soldati.

A dicembre, Putin ordinò un’altra espansione di 170mila soldati, portando il totale a 1,32 milioni.

Il numero dei caduti russi rimane avvolto nel segreto.

Nel settembre del 2022, l’allora ministro della Difesa russo Sergei Shoigu aveva dichiarato che 5.937 soldati erano rimasti uccisi. Da quel momento il ministero non ha pubblicato alcun aggiornamento. Le valutazioni dell’intelligence ucraina e di quella occidentale ritengono che il numero delle perdite russe sia molto più alto.