BRISBANE - Fino a settembre, i sondaggi avevano indicato il Partito Liberale Nazionale (LNP) in netto vantaggio, arrivando ad un 55 a 45 nelle indicazioni del voto ricalcolato dopo le preferenze, ma gli ultimi rilevamenti hanno mostrato come il Partito laburista statale sia riuscito a erodere tale margine.

Oggi, il Premier Steven Miles ha escluso la possibilità di formare un governo di minoranza, dichiarando che non verranno fatti accordi al fine di estendere il governo laburista.

L’opposizione del LNP si troverebbe, comunque, ancora avanti prima della giornata di domani, dopo la quale verrà scoperto se il Partito laburista sarà riuscito ad ottenere il quarto mandato consecutivo sul filo di lana.

Secondo l’ultimo sondaggio Newspoll, il 45% degli intervistati preferirebbe Miles come premier, rispetto al 42% per il leader del LNP, David Crisafulli.

Lo stesso sondaggio ha determinato che la coalizione guidata da Crisafulli si trova ancora avanti, 52,5 a 47.5.

Il LNP aveva dominato i sondaggi iniziali, dando l’impressione di poter porre fine ai nove e passa anni di governo laburista. Crisafulli ha, però continuato a  minimizzare i risultati confortanti pervenuti dai rilevamenti, affermando che “cambiare governo nel Queensland è sempre difficile”, ripetendo di rimanere l’“underdog”.

Quest’ultimo sondaggio ha mostrato che il Partito Australiano di Katter potrebbe conquistare due dei tre seggi a Townsville, complicando i piani del LNP per formare un governo di maggioranza. Crisafulli ha accusato il Partito Laburista di stringere accordi con i partiti minori, anche se Miles ha ribadito che non farà alleanze con altre formazioni politiche.

Mentre i temi principali della campagna elettorale sono stati la criminalità giovanile, la sanità, la crisi degli alloggi e il costo della vita, il LNP è stato criticato per aver ritardato la pubblicazione delle proprie proposte economiche. Nonostante ciò, la sfida rimane aperta, ed entrambe le parti rimangono impegnate in una corsa finale serrata.