ROMA – “Il derby fa storia a sé”. Lo sa bene il tecnico della Roma, Claudio Ranieri che da allenatore nel derby della Capitale ha sempre vinto, anche quando la classifica non era favorevole, come nel novembre 2010 quando la sua squadra superò per 2-0 la Lazio capolista.
Domenica alle 20:45, in occasione della stracittadina che aprirà il 2025 di Dybala e compagni, la distanza tra le due formazioni romane sarà di 15 punti a favore degli uomini di Marco Baroni. Un caso unico nella storia della rivalità capitolina: “La classifica parla chiaro - ha spiegato Ranieri -. Loro stanno vivendo un momento eccezionale con un girone di andata stratosferico: giocano in velocità e con pochi tocchi, è una squadra temibilissima. Ma il derby fa sempre storia a sé”. Non ci sarà Bryan Cristante, ancora ai box dopo l’infortunio alla caviglia rimediato contro l’Atalanta, mentre è a rischio forfait Zeki Celik, alle prese con un attacco febbrile.
L’unico ballottaggio sembra essere quello tra Pisilli (favorito) ed El Shaarawy. Probabile panchina invece per Lorenzo Pellegrini, che ha la stima del tecnico e non ha problemi fisici.
Se il capitano giallorosso non gioca è solamente per “una considerazione psicologica, perché tecnicamente lo considero uno dei migliori centrocampisti in Europa. Sono pochi i centrocampisti che fanno gol e chi ce li ha se li dovrebbe tenere stretti”, ha aggiunto Ranieri.
“Devo tenere presente se un giocatore riesce o meno a farsi scivolare addosso i problemi. Lorenzo se li carica tutti quando invece dovrebbe giocare con naturalezza come era abituato a fare, senza i macigni che si porta dietro - ha spiegato il tecnico -. Non è facile giocare in casa così. Se il beniamino del pubblico fa degli errori, non succede niente. Se lui fa un mezzo errore in casa, viene caricato di negatività e responsabilità. Se lo vedo sereno, non ho problemi a farlo giocare”.
In campo ci saranno tanti calciatori all’esordio in un derby di Roma, come Kone, Hummels e Dovbyk: “Se è un vantaggio avere tanti debuttanti? Il vantaggio è mettere in campo giocatori che stiano bene fisicamente e che facciano squadra. L’importante è che siano in connessione l'uno con l’altro”, le parole di Ranieri.
Mercoledì al ‘Tre Fontane’ la Roma ha ricevuto il sostegno dei suoi tifosi in un allenamento a porte aperte. Un modo per serrare i ranghi. “Siamo tutti uniti: proprietà, massaggiatori, magazzinieri, staff medico. Stiamo tutti spingendo per far bene e i tifosi stanno facendo la loro parte. Ho una certa età, una volta si diceva ‘la Roma non si discute, si ama’. Io l’ho sempre amata e continuerò a farlo nel bene e nel male. I Friedkin hanno messo tanti soldi e sarebbe ora di dare loro qualche soddisfazione”.
Ranieri spera di farlo già da domenica nel suo quinto derby di Roma.