CARNAGO - Dopo i due giorni di riposo concessi da Fonseca, il Milan ha ripreso a lavorare in vista dell’importantissima sfida di sabato a San Siro contro la Juventus. Occhi puntati soprattutto su Matteo Gabbia, uno dei pochi a presentarsi a Milanello anche nei giorni scorsi, nel tentativo di tornare a disposizione per la prossima sfida dopo il problema al polpaccio accusato in allenamento lo scorso 27 ottobre.
A guidare l’attacco del Milan ci sarà certamente Morata, che ha disputato 20 minuti nella sfida tra Spagna e Danimarca dimostrando di essersi completamente ripreso dal trauma cranico della scorsa settimana che lo ha costretto a saltare la trasferta di Cagliari.
A centrocampo, insieme a Fofana, ci sarà l’altro insostituibile, Tijjani Reijnders, che dal ritiro dell’Olanda sta già pensando al big match di sabato sera: “Ora la Bosnia e poi l’attenzione si sposterà di nuovo sul Milan - ha detto a gianlucadimarzio.com -: dobbiamo migliorare in campionato, sono fiducioso per la partita contro la Juve. In Champions League abbiamo il destino nelle nostre mani, il nostro obiettivo però è quello di finire tra le prime otto. L’unico modo per riuscirci è vincendo le partite”.
“Non penso sia troppo tardi per lo Scudetto. Ci sono poche squadre in pochi punti, il Milan sta evolvendo come squadra e le cose miglioreranno”, dice Reijnders.
Immancabile una battuta anche sul suo rinnovo di contratto, dal momento che diverse squadre lo hanno messo nel mirino (su tutte Barcellona e Manchester City), ma il Milan vorrebbe prolungare l’attuale accordo in scadenza nel 2028 fino al 2030: “Stiamo discutendo del rinnovo in questo momento ma di più non posso dire. Però mi vedo nel Milan fino ai 30 anni (lui adesso ne ha 26). È uno dei club più belli del mondo ed è un onore giocarci. Indossare la maglia numero 14 di Cruijff poi è molto speciale e io sono felice a Milano”.