BUDAPEST (UNGHERIA) - Il pallone perso da Di Lorenzo, Barcola che va a segno dopo appena 14 secondi, poi la reazione e l’impresa. L’Italia di Luciano Spalletti scaccia via le streghe nella splendida serata del Parco dei Principi e vede la luce alla fine del tunnel imboccato 69 giorni prima a Berlino, nella sciagurata debacle contro la Svizzera.

Parigi, dopo le imprese a cinque cerchi, torna a illuminarsi di azzurro, con un 3-1 in rimonta che passerà alla storia visto che da 70 anni l’Italia non riusciva a vincere in casa dei Galletti.

Un successo non casuale, anzi. Come annunciato nei giorni scorsi, il ct Spalletti ha voluto restituire delle certezze al gruppo azzurro, prima di tutto tattiche, con quella difesa a tre che in tanti sono abituati a praticare nei rispettivi club.

Il resto l’hanno fatto la qualità e l’abnegazione degli interpreti: Dimarco e Frattesi hanno giocato ai loro livelli interisti, Calafiori non avrà forse ancora convinto Arteta ma è ormai una garanzia in difesa, Cambiaso è un esterno con la testa da centrocampista mentre Retegui sta già facendo tesoro delle lezioni di Gasperini.

Ma la vera lieta novella ha il nome di Sandro Tonali. Tornato dall’esilio legato alla vicenda scommesse, è stato il migliore fra gli azzurri.

Il tacco a restituire palla a Dimarco in occasione del pareggio e la cavalcata nel finale quando gli altri erano in debito di ossigeno sono le fotografie che meglio raccontano la partita dell’ex milanista, motore di un centrocampo dove anche Ricci è stata una piacevole sorpresa.

L’unica nota stonata è stata Di Lorenzo, e non solo per il gol causato: il capitano del Napoli ha offerto ancora la peggior versione di sé, quella vista agli Europei, e chissà che Spalletti non decida di cambiare qualcosa in vista della sfida di lunedì contro Israele, seconda tappa di una Nations League iniziata come nessuno si sarebbe mai sognato. Gli azzurri sono intanto già sbarcati a Budapest, campo neutro designato per la gara.

Israele arriva dall’1-3 subito dal Belgio ma resta un test attendibile per capire se quello di Parigi è stato un fuoco di paglia o un nuovo inizio. Ci saranno da verificare le condizioni di Calafiori, uscito ieri anzitempo per infortunio, col ct che potrebbe dare spazio dall’inizio a chi ieri ha visto il campo a gara in corso - un ottimo Raspadori, per esempio - o è rimasto spettatore in panchina. Perché ci sarà bisogno di tutti per riconquistarsi un posto al sole.

Con la Francia Donnarumma e compagni hanno vinto anche negli ascolti. La sfida andata in scena al Parco dei Principi, trasmessa in diretta su Rai 1, ha fatto registrare oltre 5 milioni e mezzo di telespettatori (5 milioni e 567mila) e il 31,1% di share, conquistando la prima serata di venerdì.

Il primo tempo ha ottenuto il 29,7% di share e 5 milioni 431 mila telespettatori, saliti nella ripresa a 5 milioni 689 mila (32,4% di share), con punte nelle fasi finali del match di circa 6 milioni di telespettatori e del 37% di share.