Nel 1949, la squadra del Torino fu vittima di un tragico incidente aereo a Superga, periferia del capoluogo piemontese.

Questa tragedia ebbe un forte impatto a livello mondiale, perché mise fine a una delle squadre più gloriose di quell’epoca, l’unica ad aver vinto cinque scudetti consecutivi.

Il 4 maggio la squadra stava rientrando da Lisbona dopo una amichevole. Un guasto oltre alle cattive condizioni meteorologiche, fece precipitare l'aereo presso la Basilica di Superga, uccidendo sul colpo tutti i passaggieri, 31 in tutto.

Dopo appena 22 giorni dall’incidente, il River Plate si offrì di giocare un’amichevole a beneficio delle famiglie delle vittime.

Questo incidente sconvolse il mondo intero e quando la terribile notizia arrivò in Sudamerica, Antonio Vespucio Liberti, Presidente del River Plate, non esitò a proporre alla squadra di giocare un’amichevole in omaggio alle vittime dell’incidente e di donare il ricavato alle famiglie, lasciando la squadra di riserva a giocare il campionato locale.

Il governo Peron organizzò un aereo della flotta aerea mercantile argentina per il trasporto dei 25 membri della delegazione del River in Europa, ottenendo gli applausi degli spettatori dello stadio che lodarono il gesto. Inoltre, donarono un trofeo simbolico al club italiano.

Da quel momento si stabilì un legame indissolubile tra le due squadre. La gratitudine del Torino fu tale che, qualche tempo dopo, inaugurò una maglia con una striscia in omaggio alla maglia del River. Nel frattempo, El Millo fece lo stesso con una maglia color marroncino.

La Federcalcio argentina approvò in una riunione del Consiglio Direttivo presieduto da Oscar Nicolini che tutte le partite del campionato di Prima Divisione 1949, il giorno successivo alla tragedia, dovessero essere “sospese per un minuto” (a differenza dell’attuale momento di silenzio prima del calcio d’inizio) e la risoluzione, approvata un venerdì, fu subito messa in atto durante le partite del sabato e della domenica.