TARVISIO (Udine) - Thomas ha dato tutto, ma alla fine si è dovuto arrendere. Nella cronometro di quasi 19 chilometri che ha, praticamente, concluso il Giro si è dovuto arrendere alla superiorità di Primoz Roglic e gli ha ceduto la maglia rosa. Lo sloveno nella crono aveva vinto l’oro olimpico a Tokyo, favorito dal fatto che, proprio come stavolta, il tracciato prevedesse larghi tratti in salita, così ha fatto proprie la vittoria nella 20ª e penultima tappa di questa corsa e, al 99%, anche quello nella classifica generale. Il nuovo leader farà passerella a Roma nello scenario dei Fori Imperiali e dopo sei giri nel centro della Capitale, intanto si è lasciato andare a un pianto liberatorio che ne ha evidenziato le emozioni. Sul traguardo di questa frazione Roglic ha preceduto Thomas, secondo a 40”, e avendone avuti 26” di ritardo dal gallese è ora in rosa con appena 14” sul rivale. Un margine esiguo, che però gli basterà per vincere il Giro. Terzo posto di frazione e analoga posizione in classifica generale per Almeida, al quale non è bastato il tifo dichiarato di Mourinho per sovvertire le gerarchie.
Dovrà accontentarsi di salire sul terzo gradino del podio, quello sognato da Damiano Caruso, ottimo quarto sul Monte Lussari, ma ancora dietro al portoghese, dal quale ha preso altri 13”. Il siciliano rimarrà quindi quarto anche come piazzamento finale, e l’unico italiano nei primi 10. Dopo di lui c’è il campione nazionale Filippo Zana che è 18° a 33’22” da Roglic. Unico italiano a primeggiare è l’olimpionico del quartetto Jonathan Milan, che veste la maglia ciclamino della classifica a punti. Di sicuro questa è stata una bella frazione, arricchita dal fatto che Roglic ha vinto compiendo un capolavoro ciclistico e superando un problema meccanico che lo ha costretto a fermarsi poco dopo aver “frantumato” il secondo intermedio. In pratica, è stato un salto di catena che gli ha fatto perdere una ventina di secondi, trascorsi i quali ha ripreso a mulinare pedalate, dimostrando quanto fosse stato giusto averlo considerato, alla vigilia del via di questa corsa rosa, il grande favorito assieme a quel Evenepoel poi costretto ad abbandonare prematuramente per il COVID-19.