ROMA - Risollevare le sorti di una squadra impalpabile, che galleggia nelle acque torbide della bassa classifica, e ridare entusiasmo ad una tifoseria amareggiata da risultati e decisioni della società. Saranno questi i compiti, difficili ma non impossibili, ai quali Claudio Ranieri dovrà adempiere in questa sua terza avventura sulla panchina della Roma.

“Se Juric ha trovato uno spogliatoio triste, immaginatevi come l’ho trovato io”, ha sottolineato Ranieri, consapevole che le tante sconfitte possano aver fatto sprofondare i giallorossi “in una spirale negativa”. Per questo, il tecnico dovrà “restituire fiducia” e tirare fuori il “bambino” che è dentro ogni giocatore, fermo restando il fatto che serva anche e, soprattutto, il “supporto dei tifosi, che sono l’anima di questo club. La squadra ha bisogno di tutti, non serve un mago ma una persona normale che li sostenga”. Il calendario non volge certo a favore di Ranieri, chiamato a fronteggiare Napoli, Tottenham e Atalanta in una settimana. La soluzione migliore sarà quella di ragionare un passo alla volta, a cominciare dalla trasferta in terra partenopea.

Una formazione che, a detta dell’allenatore romano, arriverà “prima o seconda. Sarà una partita difficile per noi, ma lo sarà anche per loro”. Il tecnico capitolino dovrà sciogliere ancora qualche nodo riguardante sia il modulo sia la formazione.

L’incognita più grande riguarda le condizioni di Paulo Dybala:

l’attaccante argentino si è allenato parzialmente in gruppo ma resta in dubbio. Vista l’importanza della Joya sarebbe meglio “perderlo per una partita, piuttosto che per un mese”, ma non è da escludere che possa subentrare a partita in corso.

L’altro dubbio, non solo di Ranieri, è Hummels, vero e proprio oggetto del mistero di questo inizio di stagione; passato dall’essere titolare in finale di Champions ad emarginato di lusso con Juric. Chissà se Sir Claudio deciderà di puntare sul tedesco contro gli azzurri, oppure virerà su una soluzione differente, magari schierando una difesa a quattro.