E i campioni d’Italia si sono ritrovati in vetta, sia pure in compagnia del Milan, vittorioso sabato sulla Lazio. Più Napoli che Roma all’Olimpico, giusto per sottolineare la giustezza del risultato: formidabile la fase difensiva, micidiali le ripartenze. E, in una di queste, Neres ha firmato il gol decisivo al termine di una triangolazione perfetta con Hojlund. Per Gasperini, confinato per squalifica in una cabina, è stato un supplizio assistere da lontano alla quarta sconfitta della sua squadra, incapace di districarsi nelle maglie dei partenopei. E pensare che si aspettava la vittoria per mantenere i due punti di vantaggio sul Milan. A tradire le aspettative sono stati quegli uomini che avrebbero dovuto arricchire la manovra: in primis Soulè, impalpabile fino alla sostituzione, poi Ferguson e Cristante. E Dybala, nella mezz’ora finale, s’è visto solo nell’assist a Baldanzi che ha sfiorato il pareggio. 

Il Milan continua a vincere di “cortomuso”, come piace ad Allegri, uno dei migliori tecnici europei a gestire gli uomini a disposizione. Il tecnico livornese è riuscito, fra l’altro, a trovare la posizione giusta a Leao, 5 gol in 9 presenze, che si accende sempre più spesso e fa sognare il popolo rossonero. La forza del Diavolo è in mezzo al campo dove Modric, a 40 anni, corre come un ragazzino e si scusa con i compagni per un passaggio sbagliato. “Un professore”, ha sottolineato Rabiot che di leader se ne intende. Particolare importante. Il Milan è il club meno battuto: appena una sconfitta al passivo, alla pari del Como. La vittoria sulla Lazio è stata sporcata dalla dabbenaggine (eufemismo) dell’arbitro Collu e del Var Di Paolo sul mani di Pavlovic. In diretta il direttore di gara aveva preso la decisione giusta, palla in angolo, salvo incartarsi dopo l’on-field-review per arrivare alla conclusione che il braccio era fuori sagoma (ma dai) e che prima c’era un fallo del giocatore milanista su Marusic (ma dai).

L’Inter, riscattando il duplice doloroso ko nel derby e a Madrid, s’è risvegliata a Pisa grazie alla doppietta di Martinez: ma quanta fatica per battere la squadra di Gilardino che vale più della misera classifica. E poco c’è mancato che i toscani passassero in vantaggio. La situazione è cambiata nella ripresa con l’ingresso di Zielinski e Pio Esposito: il primo ha vivacizzato la costruzione lenta e tristanzuola, il secondo ha dato rapidità alle manovre d’’attacco. E proprio i due hanno confezionato l’azione che ha portato alla prima rete di Martinez. Nel corso d’una premiazione a Genova, Marotta ha avuto parole lusinghiere per Chivu, mentre ha criticato quei giocatori che non hanno manifestato lo spirito giusto in Champions. Ci saranno novità a gennaio. Nel posticipo di stasera il Bologna, battendo la Cremonese, può appaiare Inter e Roma.