ROMA - La Gran Bretagna “non agirà di propria iniziativa” per quanto riguarda la concessione all’Ucraina del permesso di lanciare attacchi con missili a lungo raggio contro obiettivi in Russia, poiché i sistemi di guida statunitensi sono considerati cruciali per garantire che i missili Storm Shadow colpiscano il loro obiettivo. Lo scrive The Times citando fonti dopo che la settimana scorsa il premier laburista Keir Starmer è stato alla Casa Bianca da Joe Biden.  

Il numero di ucraini e russi uccisi o feriti nella guerra che ormai dura da due anni e mezzo ha raggiunto circa un milione di persone. Lo scrive il Wsj in un articolo esclusivo sostenendo che determinare l’esatto numero di morti e feriti nel conflitto è stato difficile, con la Russia e l’Ucraina che hanno rifiutato di rilasciare stime ufficiali o, a volte, hanno diffuso cifre che sono evidentemente inesatte.   

“Giorni tristi per i bambini in tutta l’Ucraina: notizie da Kharkiv riferiscono di almeno 3 bambini feriti negli attacchi; a Mykolaiv anche una bambina di 5 anni. Anche le strutture scolastiche sono state danneggiate in entrambe le aree, a Kherson e Donetsk. È necessario proteggere i bambini e proteggere l’istruzione dagli attacchi!”: lo scrive in una breve nota su X l’Unicef.  

“L’Ue si sta preparando a fornire fino a 40 miliardi di euro di nuovi prestiti all’Ucraina entro la fine dell’anno, indipendentemente dalla partecipazione degli Stati Uniti, dopo che il piano del G7 di utilizzare i beni russi congelati per aiutare Kiev è fallito”. Lo riporta il Financial Times. 

La spinta unilaterale, scrive il quotidiano della City, arriva tra i timori di Bruxelles che l’Ungheria impedisca di fornire le garanzie di cui gli Stati Uniti hanno bisogno per partecipare al piano di beni congelati, “secondo tre persone coinvolte nei colloqui”. “Il governo di Viktor Orban, il leader più filo-russo dell’Ue, ha cercato di ritardare la decisione sul regime di congelamento dei beni fino a dopo le elezioni presidenziali statunitensi del 5 novembre”, nota l’FT. 

Secondo una bozza di proposta legale visionata dal quotidiano, l’Ue raccoglierà un numero imprecisato di miliardi in prestiti all’Ucraina entro la fine del 2024. Questa mossa, che amplia un programma di aiuti già esistente, richiederebbe solo il sostegno della maggioranza e non dell’unanimità, eliminando il potere di veto di Budapest. La cifra finale potrebbe variare tra i 20 e i 40 miliardi di euro e sarà stabilita dalla Commissione Europea “dopo aver consultato gli Stati membri”, hanno dichiarato i funzionari.