COURMAYEUR (Aosta) - Parte da Courmayeur (nella foto) la sfida al riscaldamento globale e ai suoi effetti sulle Alpi: si svolgerà, infatti, sabato 26 e domenica 27 ottobre nella località ai piedi del Monte Bianco “Climathon”. Si tratta di un evento globale che si declina nei sei continenti attraverso workshop dinamici di 24 ore in cui sono i cittadini, divisi in squadre, a essere chiamati all’azione attraverso la proposta di idee innovative.
“[Le ripercussioni] sempre più rapide [dei cambiamenti climatici sulla montagna] ci obbligano a porci una domanda non più procrastinabile: come cambiare il turismo? È la nostra fonte principale di sussistenza, di vita, ma di conseguenza anche di impatto sulla montagna”, ha spiegato il sindaco cormaiorese, Stefano Miserocchi, presentando l’iniziativa.
“[La sfida dei partecipanti sarà di] spronare anche l’organo politico [riguardo] alle soluzioni da mettere in campo in tempo breve, medio e soprattutto anche a lungo termine”, ha detto l’assessore valdostano all’Ambiente, Albert Chatrian. Nel progetto Climathon, il nome di Courmayeur si affianca, in Italia, alle sole città di Milano e Torino e nel mondo, tra le altre, a San Francisco, Parigi e Monaco. Sono attesi tra i 50 e i 70 partecipanti (l’iscrizione, online, è gratuita) che formeranno una quindicina di squadre. Al team primo classificato andranno 3.000 euro, 1.000 euro al secondo e al terzo.
Le sfide riguardano il turismo del futuro (destagionalizzazione e gestione dell’offerta in un’ottica sostenibile), il turismo sicuro (monitoraggio del territorio e prevenzione dei rischi) e la “carbon neutrality”, a cui la regione punta entro il 2040, con l’applicazione al contesto alpino di buone pratiche a basso impatto ambientale.