MELBOURNE - Zero palle break, prima sconfitta in semifinale dopo dieci vinte. I numeri quasi impietosi di Novak Djokovic servono ad esaltare ulteriormente l'impresa di un campione ormai sbocciato come Jannik Sinner.

Il 22enne di San Candido approda meritatamente in finale agli Australian Open, primo Slam stagionale alle battute conclusive sui campi in cemento del Melbourne Park.

Il tennista altoatesino, numero 4 della classifica Atp e del tabellone, supera nella prima semifinale il serbo Novak Djokovic, grande favorito del torneo e leader del ranking mondiale, in quattro set con il punteggio di 6-1 6-6-7(6) 6-3 in tre ore e 22 minuti di gioco.

L'azzurro, primo italiano a spingersi sino al match per il trofeo 'aussie', domina e fallisce un match-ball nel tie-break del terzo set, un raggio di luce che 'Nole' vede svanire velocemente.

"E' stata una partita durissima, ho iniziato molto bene e per due set lui ha fatto degli errori, dando la sensazione di non stare bene. Io ho cercato di spingere, ho fallito di dritto un match point ma sono ripartito poi alla grande. Il risultato mi rende felice", le parole a caldo di un Sinner raggiante, che si gode il calore della Rod Laver Arena.

"L'atmosfera è stata stupenda - spiega ancora l'altoatesino - Non vedevo l'ora di giocare questa partita, avevo perso con lui in semifinale a Wimbledon ed ho imparato da match così, fa tutto parte del processo di crescita. Abbiamo un tennis simile e non svelo le mie tattiche, ho la sensazione che qualche altra partita contro di lui, ancora, la giocherò...".

L'azzurro conferma che 'Nole', quando aveva 16-17 anni, gli diede qualche consiglio: "Ho avuto la possibilità di giocare con lui in allenamento, mi suggerì di essere il più imprevedibile possibile. Il servizio è migliorato tantissimo ma ho la sensazione di poter crescere ancora moltissimo, per questo ho una grande squadra con me".

Così come Bolelli e Vavassori nel doppio, anche Sinner si appresta alla sua prima finale Slam in carriera: "Ho cercato di prepararmi al meglio per questo torneo, la fiducia dalla fine dello scorso anno è altissima e mi ha dato la sicurezza di giocare con i migliori al mondo. Scenderò in campo con il sorriso - conclude - e vedremo come andrà a finire".

Per il titolo Sinner se la vedrà domenica con Daniil Medvedev: il russo, testa di serie numero 3, ha piegato in rimonta nella seconda semifinale il tedesco Alexander Zverev, sesta forza del seeding, in cinque set con il punteggio di 5-7 3-6 7-6(4) 7-6(5) 6-3.

Per Medvedev si tratta della terza finale a Melbourne dopo le sconfitte subite da Rafael Nadal e Novak Djokovic nel 2021 e nel 2022. Un dato che rende ancora più struggente l'attesa per un match storico per lo sport italiano.