PARIGI - Una maledetta tonsillite nega Parigi al numero uno del mondo. Alla vigilia del sorteggio dei tabelloni, Jannik Sinner è costretto a gettare la spugna: il grande sogno olimpico del 22enne altoatesino finisce prima ancora di cominciare.
Non del tutto un fulmine a ciel sereno visto che l’azzurro, febbricitante, aveva dovuto rinviare la partenza inizialmente in programma ieri. E nel giro di un giorno il timore che potesse non farcela è diventato realtà: “Sono amareggiato di informarvi che purtroppo non potrò partecipare ai Giochi Olimpici di Parigi”, l’annuncio via social di Sinner, che ha cominciato a stare male lunedì sera, mentre si allenava a Montecarlo.
Da qualche settimana era iniziata la rincorsa verso i cinque cerchi, con l’obiettivo dichiarato di mettersi al collo una medaglia, possibilmente d'oro, magari prendendosi la rivincita su Carlos Alcaraz sulla stessa terra del Roland Garros dove si era dovuto arrendere in semifinale ai primi di giugno. Aveva anche rinunciato a Bastad per ricaricare le pile dopo Wimbledon in vista di Parigi ma il destino si è messo di traverso.
E se a Tokyo la rinuncia fu una scelta, con tanto di polemiche a contorno - riprese poi per l’assenza nei match dei primi turni di Coppa Davis dello scorso anno - oggi la storia è diversa. E per la prima volta da Sydney 2000 - allora Pete Sampras preferì fare un passo indietro - al torneo olimpico mancherà il numero uno in carica.
“Dopo una buona settimana di allenamento sulla terra ho cominciato a non sentirmi bene - ha raccontato Sinner - Ho trascorso un paio di giorni a riposo ed in visita il medico ha riscontrato una tonsillite e mi ha fortemente sconsigliato di giocare. Perdermi i Giochi è una grandissima delusione visto che era uno dei miei obiettivi principali per questa stagione. Non vedevo l’ora di avere l’onore di rappresentare il mio paese in questo evento importantissimo. Un grande in bocca al lupo a tutti gli atleti italiani che supporterò da casa”.
“Un grandissimo dispiacere, in particolare per il ragazzo che ci teneva tanto e per i tantissimi sportivi italiani che aspettavano di vederlo in campo - commenta il presidente della Fitp, Angelo Binaghi -Purtroppo, riviviamo il dramma che abbiamo conosciuto agli Internazionali. Auguro a Jannik di rimettersi al più presto, sono convinto che lo vedremo al meglio delle forze agli Us Open”.
Resta però il duro colpo alle speranze azzurre di medaglia, per quanto Jasmine Paolini - in singolare e poi in coppia con Sara Errani -, il duo Bolelli-Vavassori o ancora Lorenzo Musetti, al quale dovrà essere assegnato un nuovo partner nel doppio, rappresentino dei candidati credibili. Ma come ha anche dimostrato l’ultima Coppa Davis, avere un Sinner in più fra le frecce all’arco avrebbe fatto tutta la differenza del mondo.