LONDRA (INGHILTERRA) - Jannik Sinner stellare a Wimbledon. Il numero 1 del mondo domina Novak Djokovic in semifinale e centra la prima finale in carriera ai Championships. 6-3 6-3 6-4 il punteggio in favore dell’altoatesino, autore di una prestazione quasi perfetta.

Due set impeccabili e un solo passaggio vuoto in avvio di terzo parziale, con un break subito da un vantaggio di 30-0.

Poi la solita reazione di testa, la rimonta e la fine delle speranze di un Djokovic che dal 2018 si era sempre spinto almeno fino all’ultimo atto del torneo londinese.

Ennesima impresa del tennista italiano, che si guadagna la quinta finale Major della carriera e completa il quartetto di finali Slam con l’ultima che mancava all’appello, dopo le due agli Australian Open e quella al Roland Garros e agli Us Open.

“Ci abbiamo messo tanto lavoro ed è bello ottenere questi risultati davanti alla mia famiglia. Oggi ho servito davvero bene e mi sono mosso molto meglio. Nel terzo set mi sono concentrato nei momenti importanti e sono molto contento. La partita con Alcaraz? Non so cosa aspettarmi. Sarà un grande onore condividere il campo con lui ed è uno dei giocatori di riferimento per me. Speriamo che sia una bella partita”, le parole di Sinner, che diventa il terzo italiano della storia a raggiungere la finale all’All England Club, dopo Berrettini (2021) e Paolini (2024).

Quarta finale Slam consecutiva per il 23enne di San Candido, che si accoda a Federer, Djokovic, Nadal, Agassi, Laver in questa speciale classifica.

Dal raggiungimento della prima finale Slam (Australian Open 2024), è il giocatore più rapido ad aver centrato tutte e quattro le finali Major con soli sei Slam impiegati.

Sinner diventa l’undicesimo tennista nell’Era Open a spingersi in finale in tutti gli Slam, dopo Laver, Rosewall, Lendl, Edberg, Courier, Agassi, Federer, Nadal, Djokovic, Murray.

Alla quinta finale in un Major, l’altoatesino si issa al primo posto in solitaria della classifica dei tennisti italiani per finali Slam. Staccato Nicola Pietrangeli, fermo a quattro.

Domenica 13 luglio andrà in scena il secondo atto della rivalità nelle finali Slam con Alcaraz. Il tennista spagnolo ha piegato un ottimo Taylor Fritz in quattro set con il punteggio di 6-4 5-7 6-3 7-6.

Prosegue difesa del titolo della passata stagione, che va a caccia del terzo trionfo consecutivo a Wimbledon. “È stato un match molto difficile, è stato duro giocare contro Taylor che era al top della condizione. C’era molto caldo ma sono contento di come ho giocato oggi nel finale, la pressione si è sentita con i due set point contro e uno sul suo servizio. Sono orgoglioso del livello messo in mostra oggi”, le parole di Alcaraz, che giocherà per la terza volta consecutiva l’ultimo atto ai Championships.

È il decimo giocatore a riuscirci, dopo Newcombe, Nadal, Edberg, Djokovic, Sampras, Becker, McEnroe, Borg e Federer. Terza finale a Wimbledon a soli 22 anni per lo spagnolo.

È il quarto a centrare questo traguardo all’età di 22 anni, o meno, dopo Becker, Borg e Nadal. Finale Slam numero 6 per il classe 2003 iberico. Alla sua età, o meno, ne hanno raggiunte di più solo Wilander (7), Courier (7), Sampras (8) e Borg (8).

Resta ottimo, invece, il torneo di Fritz, che non ha sfigurato nella prima semifinale in carriera a Londra.

Domani cala il sipario sul torneo femminile con la sfida tra Iga Swiatek e Amanda Anisimova.

Entrambe mai campionesse ai Championships, ma l’esperienza peserà nettamente dalla polacca, che ha trovato un feeling sorprendente con l’erba e cerca il ritorno a sorridere in uno Slam dopo la finale del Roland Garros della passata stagione. Anisimova alla prima apparizione all’ultimo atto di un Major, ma l’americana vanta la grande vittoria su Sabalenka in semifinale.