APPIANO GENTILE - Non è diventato un vero e proprio caso diplomatico, ma un minimo di tensione tra l’Inter e la federcalcio turca va registrata. Perché dopo il problema muscolare accusato da Calhanoglu nella sfida contro il Galles, in viale della Liberazione pensavano che il giocatore facesse immediato ritorno a Milano per essere visitato dallo staff medico nerazzurro.
Gli esami svolti in Turchia, invece, non hanno evidenziato particolari problemi, tanto che il centrocampista è rimasto in ritiro con la nazionale di Montella.
Piero Volpi, responsabile dell’area medica dell’Inter, intervenendo alla trasmissione “La Politica nel pallone” su Radio Rai Gr Parlamento, ha però rassicurato tutti: “Siamo in contatto con i responsabili dell’area medica della Turchia e con i dirigenti - ha detto -, fortunatamente sembra che Hakan non abbia un problema particolarmente grave. Al rientro faremo un altro accertamento, speriamo che i tempi siano i più brevi possibili perché è uno di quei giocatori che gli allenatori vorrebbero avere sempre a disposizione”.
La conferma è poi arrivata nel pomeriggio dallo stesso Calhanoglu, seduto accanto a Montella nella conferenza stampa che ha preceduto la gara contro il Montenegro: “Ringrazio il presidente dell’Inter Beppe Marotta per la comprensione - ha detto in apertura il centrocampista -. Dopo la partita i dirigenti nerazzurri hanno chiamato direttamente me e il nostro allenatore. Ho scelto di restare qui, ma purtroppo domani non potrò prendere parte alla partita. Il mio vecchio infortunio si è fatto risentire, ma non è una situazione grave e non ho dolori. Spero di essere in campo con l’Inter già nel match di Verona”.
Una situazione che verrà definita una volta rientrato in Italia e visitato dai medici dell’Inter, che a quel punto potrebbero anche decidere di lasciarlo a riposo per la sfida del Bentegodi per poi averlo a completa disposizione contro il Lipsia in Champions e nel successivo match di campionato contro la Fiorentina.
In un’intervista a “Cronache di Spogliatoio”, Matteo Darmian ha invece parlato del suo finale di carriera e del futuro dopo che avrà smesso.
“Mi piacerebbe chiudere la carriera nell’Inter - ha detto -. Mi rendo conto che ormai non manca tantissimo. Sicuramente mi farebbe molto piacere, io cercherò di dare sempre il massimo e tutto me stesso. Dopo non so ancora cosa farò, ma la figura del dirigente mi attira. Mi piacerebbe rimanere all’interno del mondo del calcio, so per certo che per adesso non vorrei fare l’allenatore. Mi affascina il mondo dirigenziale, non avendone mai fatto parte. Mi piacerebbe capire le varie dinamiche, farò i vari corsi che ti danno qualcosa in più e sono importanti, poi vedremo le opportunità che mi riserverà questo percorso”.