MADRID - Il Partito Popolare (Pp, conservatore) ha vinto un’altra elezione regionale in Estremadura, nella Spagna occidentale. Le elezioni sono state caratterizzate dalla disfatta del Partito Socialista del primo ministro Pedro Sánchez, impantanato negli scandali, e da un’ulteriore ascesa dell’estrema destra.
Il Pp ha ottenuto il 43% dei voti, che gli varrebbe 29 dei 65 seggi nel parlamento regionale – rispetto ai 28 dell’assemblea uscente – secondo i risultati ufficiali basati sul 99% delle schede scrutinate. Questa performance lascia il partito conservatore nuovamente dipendente dal partito di estrema destra Vox per il governo della regione.
Vox ha visto il suo numero di seggi aumentare da 5 a 11, con quasi il 17% dei voti. Il Partito Socialista (Psoe) ha perso 14 punti percentuali e 10 seggi, con meno del 26% dei voti, conquistando solo 18 seggi, in una regione che è stata a lungo una delle sue roccaforti e che ha governato fino al 2023.
Le elezioni anticipate in questa regione rurale di circa un milione di abitanti sono state le prime da quando un tribunale ha ordinato all’ex ministro dei Trasporti José Luis Ábalos, stretto collaboratore di Sánchez, di comparire in giudizio per corruzione. Attualmente detenuto in attesa di processo, Ábalos è sospettato di aver ricevuto tangenti in relazione all’aggiudicazione di appalti pubblici e l’accusa ha chiesto una condanna a 24 anni di carcere. È stato espulso dal Psoe.
Altre indagini per corruzione riguardano la moglie di Sánchez, Begoña Gomez, e il fratello minore del premier, il compositore e direttore d’orchestra David Sánchez. L’accusa è di aver sfruttato l’influenza politica del capo del governo per ottenere, nel 2017, la carica di responsabile delle arti e dello spettacolo nel governo provinciale di Badajoz, nel sud-ovest dell’Estremadura.
Dovrebbe essere processato per traffico di influenze il 20 maggio 2026 insieme ad altri dieci imputati, tra cui il candidato socialista alla presidenza del governo dell’Estremadura, Miguel Ángel Gallardo.
Sotto pressione da settimane, il Psoe deve ora difendersi anche dall’accusa di aver ignorato o sottovalutato le condotte sessuali inappropriate attribuite ad alcuni suoi alti funzionari.