È stato infatti riconosciuto come miglior artista emergente al SALA Emerging Artist Prize nel 2019, e nel 2021 entrambi l’Arts South Australia e Helpmann Academy lo hanno premiato con una borsa di studio, consentedogli così di avvalersi di un mentore, l’artista locale, Alex Seton.
Seppur nato in suolo australiano – oggi infatti risiede a Melbourne –, come si può dedurre dal cognome, le sue radici arrivano da oltreoceano, dalla Calabria per l’esattezza. I nonni paterni, Pasquale e Paola Bellosguardo, migrarono in Australia nel lontano 1953; entrambi orfani, si sono ricostruiti una vita Down Under, e nel tempo il nonno Pasquale si è specializzato come scalpellino, tramandando poi il mestiere al figlio e al nipote. Dai nonni, Bellosguardo non ha preso soltanto il cognome e l’amore per un antico, e nobile, mestiere, ma anche una viscerale passione per l’arte italiana.
“L’avere radici italiane ha profondamente influito il mio approccio stilistico – afferma Bellosguardo –; mi dedico alle mie opere con una meticolosa cura e attenzione a ogni minimo dettaglio, oltre a concentrarmi sul raggiungimento di un prodotto finale di alta qualità”. Ammette, inoltre, che ha da sempre ammirato lo spirito innovativo italiano verso il futuro, senza dimenticarsi, però, del proprio ricco patrimonio culturale.
Per Bellosguardo è stato piuttosto difficile tracciare una linea di discendenza vera e propria con la famiglia paterna di origine, ammettendo inoltre, con una punta di amarezza, che l’uso della lingua italiana nella sua famiglia si è andato perdendo con la sua generazione. Ma Bellosguardo non si è di certo scoraggiato, e sta già pianificando di ritornare in Italia prossimamente e trascorrervi un lungo periodo, anche per visitare i luoghi dove i nonni sono cresciuti, dimostrando così una forte determinazione nel mantenere vive le sue radici italiane, onorando la memoria dei nonni. Quando sei mesi fa ha visitato il Belpaese, il giovane non ha resistito al richiamo artistico e quindi si è focalizzato solo sulle maggiori gallerie d’arte e musei del Nord e Centro Italia, con particolare attenzione riposta sulle sculture, visto la sua esperienza da scalpellino.
“Ho in progetto di organizzare una mostra in risposta a questo mio viaggio culturale in Italia. Mi sono documentato parecchio durante quelle settimane, e sto continuando a farlo. Quindi, al momento, non posso anticipare molto; sono ancora in piena fase creativa”, ci dice Bellosguardo.
Altri progetti futuri sono quelli di ottenere una residenza d’arte a Brescia, per poi immergersi totalmente nell’ambiente artistico dello Stivale. Inoltre, c’è il forte desiderio di produrre, per il pubblico australiano, statue decorative inspirandosi alle sculture di epoca romana e alle passate creazioni dei nonni. è già possibile notare influenze dall’Arte povera, del Modernismo e del Rinascimento in un numero di opere di Bellosguardo, opere centrate sull’uso di diversi materiali come il metallo, il bronzo, il gesso, la vernice, l’alluminio e il silicone.
È possibile ammirare liberamente alcune delle sue creazioni all’aeroporto e all’Hilton di Adelaide. Altre invece fanno parte di collezioni private locali e internazionali. Le esibizioni all’attivo sono alla Gertrude Glasshouse di Melbourne e alla Stockroom Kyneton nella regione delle Macedon Ranges.