PARIGI (FRANCIA) - La Lega francese (LFP) ha maturato le proprie proposte.
Di questo si tratta perche’ le decisioni poi saranno ratificate dalla Federazione, ma secondo quanto riportato da L’Equipe, i presidenti dei club hanno trovato un accordo per lo stop dei campionati, seguendo quanto previsto dalle restrizioni del governo che vieta gli eventi sportivi fino a settembre.
La LFP e’ per “congelare le classifiche maturate prima della sospensione”, quindi con il Psg campione di Francia, Amiens (19°) e Tolosa (20°) retrocesse in Ligue 2 e Lorient e Lens, prima e seconda nella Serie B francese, promosse in A.
Di conseguenza, se non si dovessero disputare le finali della Coppa di Francia e della Lega francese, in Champions andrebbero Psg, Marsiglia e Rennes, rispettivamente prima, seconda e terza in classifica, in Europa League Lille (4°), Reims (5°) e Nizza (6°) con l’esclusione dalle competizioni Uefa per club del Lione (avversario della Juventus agli ottavi di Champions, 1-0 all’andata per l’OL di Garcia).
PRONTI I RICORSI - La decisione di mettere fine alla Ligue 1 e stilare una classifica tenendo conto del quoziente punti/gare giocate non ha ovviamente soddisfatto tutti. E la battaglia si spostera’ ora in tribunale.
Se gia’ prima dell’annuncio ufficiale della Lega (Lfp) il Tolosa aveva annunciato di riservarsi il diritto di ricorrere contro la retrocessione, anche il Lione minaccia azioni legali.
Jean-Michel Aulas, che nei giorni scorsi aveva proposto di concludere la stagione ad agosto con i play-off, non accetta il settimo posto che nega ai suoi le coppe europee nella prossima stagione, sebbene resti una flebile speranza di giocare la finale di Coppa di Lega contro il Psg che, in caso di successo, regalarebbe il pass per l’Europa League.
Il club ritiene “affrettata” la decisione della Lfp, proprio in virtu’ delle parole del ministro dello Sport, Roxana Maracineanu, che aveva aperto all’ipotesi di tornare in campo ad agosto, pandemia permettendo.
E ricordando la precedente proposta dei play-off, Aulas annuncia che valutera’ un eventuale ricorso con tanto di richiesta di risarcimento per danni stimati in “diverse decine di milioni di euro”.
Il Lione, oltre alla Coppa di Lega, avrebbe comunque un’altra strada per qualificarsi alle competizioni Uefa: vincere la Champions, dove nell’andata degli ottavi ha superato 1-0 la Juventus.
Per quanto riguarda gli altri club, Bernard Caiazzo, co-presidente del Saint Etienne, non ha risparmiato qualche critica ai colleghi (“a un certo punto sembrava che non ci fossero problemi di salute in Francia...”), ritenendo che di fatto non ci fosse altra scelta, un po’ come il suo omologo al Montpellier, Laurent Nicollin: “Non esiste un decisione giusta o ingiusta. C’e’ un virus che uccide le persone ed e’ stata fatta una scelta e a un certo punto bisogna avere un po’ di decenza. La stagione 2019-20 e’ finita, pensiamo a quella 2020-21”.
Evita le polemiche Gregory Lorenzi, ds del Brest: “e’ stata sicuramente la cosa migliore da fare. Non possiamo rallegrarci del fatto che il calcio si fermera’ fino a settembre, ma penso che sia una decisione semplice, logica e soprattutto di buon senso”.
I piu’ soddisfatti sono ovviamente i club qualificati in Europa. “Adesso possiamo lavorare per la prossima stagione, e’ stata presa la decisione meno ingiusta”, sostiene Nicolas Holveck, presidente del Rennes che andra’ in Champions.
Europa League invece per Reims (“il calcolo del quoziente punti/gare mi sembra il metodo piu’ giusto, il piu’ coerente con l’etica sportiva”, le parole del numero uno del club, Callot) e Nizza (“non abbiamo ancora la certezza dell’Europa - il riferimento di Rivere alle due finali di Coppa ancora in sospeso - ma almeno sappiamo dove stiamo andando”). Il governo, intanto, mette le mani avanti e chiarisce, per bocca del ministro dello Sport, Roxana Maracineanu, che il disegno di legge che sara’ approvato il 6 maggio per garantire le modifiche normative dovute all’eccezionale situazione del coronavirus non evitera’ i ricorsi legali.
“Quello che stiamo facendo e’ dare un supporto alle Federazioni perche’ possano modificare i loro regolamenti ma non bastera’ a tutelare le decisioni che verranno prese. Non posso che appellarmi alla solidarieta’ e alla responsabilita’ di tutti. Se poi c’e’ chi vuole rivolgersi a un tribunale, e’ libero di farlo”.
Mentre Aulas ribadisce di voler ricorrere alle vie legali (“negli ultimi dieci anni almeno tre volte abbiamo chiuso al secondo posto recuperando dieci punti di svantaggio, e’ una statistica che rivendicheremo sotto forma di danni”), anche l’Amiens, retrocesso come il Tolosa, portera’ la classifica in tribunale considerando che, a dieci giornate dalla fine, era solo a quattro punti dal terz’ultimo posto che valeva lo spareggio con la terza della Ligue 2.
Dalla Lega hanno intanto fatto sapere che, a prescindere dai ricorsi annunciati dai vari club, non ci saranno passi indietro.