LA PLANCHE DES BELLES FILLES (FRANCIA) - Epilogo incredibile per uno dei Tour de France piu’ emozionanti degli ultimi anni. 
Tadej Pogacar compie un vero e proprio capolavoro e con il successo personale nella cronometro individuale della ventesima tappa, da Lure a La Planche des Belles Filles, di 36,2 chilometri, strappa nell’ultimo tentativo a disposizione la maglia gialla dalle spalle del connazionale Primoz Roglic, che l’aveva portata nelle ultime due settimane. 

Un’impresa sportiva che in pochi potevano immaginare prima del via di questa corsa contro il tempo, visto che il giovane sloveno dell’UAE-Emirates avrebbe dovuto recuperare 57” in classifica generale a un Roglic molto solido anche a cronometro. Pogacar, pero’, non solo ha recuperato lo svantaggio, ma ha fatto 1’56” complessivi al rivale della Jumbo-Visma, crollato nel tratto piu’ duro della salita finale di questa cronometro che gli costa la vittoria della Grande Boucle 107.

A salire sul gradino piu’ alto del podio a Parigi, semplicemente tagliando il traguardo, sara’ dunque contro ogni pronostico il classe 1998, che fra due giorni compira’ ventidue anni e che al traguardo non ha potuto nascondere l’emozione grandissima di realizzare - pur essendo ancora giovanissimo - il desiderio di una vita per un ciclista: “Sto sognando, non so cosa altro dire. E’ incredibile tutto cio’ - ha ammesso Pogacar - Ho preso la maglia gialla all’ultimo giorno, ho sempre voluto raggiungere questo successo. Il mio sogno era semplicemente venire al Tour, vincere va oltre ogni immaginazione”, ha spiegato al traguardo dove c’e’ stato anche il tempo per un abbraccio sincero con Roglic. 

Altra delusione di giornata e’ quella di Miguel Angel Lopez, in grande difficolta’ in quella che non e’ certo la sua specialita’: al suo posto sul gradino piu’ basso del podio sera salira’ Richie Porte, terzo anche nell’ordine di arrivo della cronometro odierna.

Sorrisi anche per l’Italia, visto che un ottimo Damiano Caruso, grazie al settimo posto ottenuto all’arrivo di La Planche des Belles Filles, e’ entrato nella top 10 della classifica generale.

A Pogacar vanno anche la maglia a pois del miglior scalatore e la maglia bianca del miglior giovane, mentre Sam Bennett aveva gia’ conquistato ieri la maglia verde. 

Mentre andiamo in stampa è in programma la ventunesima e ultima frazione della Grande Boucle, la Mantes-La-Jolie - Parigi di 122 chilometri. Percorso sostanzialmente pianeggiante che condurra’ il gruppo sugli Champs-Elysees, scenario di una probabile volata tra i velocisti rimasti.

19A TAPPA, BIS DI KRAGH ANDERSEN AL TOUR

Soren Kragh Andersen si prende il lusso di bissare al Tour de France. Il giovane danese del team Sunweb si dimostra ancora una volta un vero specialista degli attacchi nel finale e, con un’azione poderosa, brucia gli altri undici compagni di fuga togliendo alle ruote veloci Bennett, Sagan e Trentin la possibilita’ di un arrivo in volata. Al traguardo ci arriva invece un uomo solo, ed e’ proprio il classe 1994 che aveva gia’ trionfato a Lione cinque giorni fa e che e’ in grado di ripetersi anche nella diciannovesima tappa della Grande Boucle numero 107, la Bourg en Brasse-Champagnole di 166,5 chilometri. 

La fuga decisiva, arrivata a meno di quaranta chilometri dall’arrivo, vedeva tra i dodici battistrada i migliori velocisti. Kragh Andersen non lo e’ di certo, ma il suo attacco si e’ dimostrato ancora una volta irresistibile e vale un successo personale che lo rende davvero orgoglioso al traguardo: “E’ un sogno per me, nessuno avrebbe mai pensato che potessi ottenere due vittorie nello stesso Tour de France. Ho attaccato proprio come successo a Lione, anche se questa volta mancava un po’ di piu’ al traguardo”.

Niente vittoria in volata per Sam Bennett, ma la soddisfazione per l’irlandese di precedere ancora Peter Sagan conquistando definitivamente la maglia verde della classifica a punti, che indossera’ fino a Parigi. 

18A TAPPA, KWIATKOWSKI VINCE A BRACCETTO CON CARAPAZ

Un arrivo d’altri tempi e da brividi incorona Michal Kwiatkowski come il vincitore dell’ultima frazione alpina del Tour de France 2020. 

La diciottesima tappa con partenza da Meribel e arrivo a La Roche-sur-Foron e’ quella del riscatto per il team Ineos Grenadiers, che dopo il clamoroso ritiro di Egan Bernal ha deciso di puntare alle vittorie di tappa. 

Tre giornate in fuga di fila per Richard Carapaz non fruttano all’ecuadoriano il successo personale, ma stavolta anche l’ultimo vincitore del Giro d’Italia puo’ sorridere per quello che in molti ricorderanno ancora a lungo come uno degli arrivi piu’ romantici della storia del Tour. 

Una fuga che si e’ ridotta ai due compagni di squadra Carapaz e Kwiatkowski, capaci di scrollarsi di dosso Pello Bilbao nel tratto piu’ duro del GPM di hors categorie del Montee du Plateau des Glieres e di andare da soli fino al traguardo. 

I due hanno rinunciato alla volata e si sono abbracciati a pochi metri dalla linea dell’arrivo, lasciando quasi che fosse il caso - ma e’ difficile da credere - a stabilire il vincitore di giornata.

Meritavano entrambi di alzare le braccia al cielo, per pochi centimetri al fotofinish e’ il polacco a transitare per primo mettendo la propria firma su questa edizione numero 107 della Grande Boucle. 

Al traguardo Kwiatkowski fa fatica a trattenere le emozioni in una giornata da ricordare per lo sport in generale: “Sono un corridore che ha avuto la fortuna di vincere tanto in carriera, non credevo di poter vivere una giornata cosi’. E’ stato meraviglioso quel che abbiamo fatto, non pensavo che il ciclismo potesse regalarmi un arrivo del genere”. 

17A TAPPA, LOPEZ SHOW SUL COL DE LA LOZE

Miguel Angel Lopez trionfa sul Col de la Loze e torna sul podio virtuale.

Le luci dei riflettori della diciassettesima tappa si illuminano tutte sul colombiano dell’Astana, che con un vero e proprio numero nel tratto piu’ duro della salita finale stacca Kuss e si invola da solo verso il successo di una frazione alpina durissima ed emozionante, con il meritato sigillo per il classe 1994: “Sono davvero emozionato, Ho sognato questa vittoria e me la sono presa. Dedico il successo alla mia famiglia”, spiega stremato al traguardo.

Alle sue spalle, nuovo capitolo del duello tutto sloveno tra la maglia gialla Primoz Roglic (secondo al traguardo) e un Tadej Pogacar capace di limitare i danni alla grande e terzo all’arrivo.

Il leader della classifica generale preferisce controllare questa Grande Boucle piuttosto che attaccare, e cosi’ lascia partire Miguel Angel Lopez con il fidato Sepp Kuss senza battere ciglio, pensando piuttosto a marcare stretto il connazionale della UAE-Emirates, che perde diciassette secondi (calcolo degli abbuoni compreso) e scivola a 57”, mantenendo il secondo posto. Terzo ora nella generale proprio il vincitore di giornata, staccato ora di 1’26”.