BUENOS AIRES – “L’America Latina può offrire all’Italia e all’Europa importanti opportunità nei settori dell’energia e delle materie prime, come il litio” ha dichiarato il Ministro degli Esteri italiano in occasione del suo primo incontro a Buenos Aires, lunedì 7 ottobre, con gli ambasciatori, il direttore dell’Ice (Agenzia per la promozione all’estero delle imprese italiane) e i responsabili degli istituti italiani di cultura in America Latina.

Tajani, che ha sottolineato l’intenzione del governo di mantenere una strategia per la regione sudamericana sia in termini economici sia culturali, ha affermato che “in un momento di competizione globale, in cui l’Italia è il secondo produttore europeo e fa parte di un continente industriale, non possiamo non pensare all’importanza delle materie prime”.

Allo stesso tempo, ha detto, è necessario rilanciare la “presenza politica” dell’Italia, “perché le imprese non si sentano sole, ma parte di una visione strategica”.

Infine ha affermato: “Vogliamo essere i portavoce dell’Argentina a Bruxelles”, dove ha sede l’Unione Europea.

Seguendo questa linea, anche se a porte chiuse, il funzionario ha tenuto una riunione con il capo del gabinetto argentino, Guillermo Francos, nella sede dell’Unione Industriale Argentina (Uia), e con vari dirigenti dell’istituzione, tra cui l’imprenditore italo-argentino Paolo Rocca (amministratore delegato del gruppo Techint) e il presidente della stessa Uia, Daniel Funes Rioja.

Secondo Il Globo, Francos ha dato una valutazione “ottimistica” della situazione dell’industria argentina. 

Il ministro ha affermato che è necessario rilanciare la “presenza politica” dell’Italia nella regione. (Foto: P. Llana)

“Ho espresso il mio apprezzamento a Guillermo Francos per le decisioni prese dal governo argentino in politica estera ed economica – ha rilanciato Tajani su X –. Il nostro obiettivo è rafforzare le relazioni in tutti i settori. Stiamo lavorando affinché le aziende italiane siano sempre più presenti in Argentina”.

Dopo aver firmato un accordo di “diplomazia sportiva” all’Ambasciata d’Italia con Daniel Scioli (segretario al Turismo, ambiente e sport dell’Argentina), il ministro italiano ha partecipato a un cocktail offerto dal Consolato Generale d’Italia a Buenos Aires all’Istituto italiano di cultura, dove ha parlato con il capo del Governo di Buenos Aires, Jorge Macri, riferimento della comunità calabrese.

Successivamente, sono arrivati insieme al Teatro Coliseo, dove il Consolato e l’Ambasciata hanno presentato il concerto Radici in musica, in cui, attraverso le voci contemporanee di Elena Roger e del gruppo Escalandrum, sono state eseguiti brani di Mina e Astor Piazzolla, fondendo la canzone italiana e il nuovo tango argentino.

Elena Roger e Daniel “Pipi” Piazzolla (batterista di Escalandrum) hanno parlato con emozione delle loro radici italiane: piemontesi per Elena e pugliesi per Pipi, che è nipote di Astor, la cui famiglia è originaria di Trani (Bari).

La musica di Mina e di Astor sono confluite nel brano Balada para mi muerte, che la grande cantante italiana interpretò, accompagnata dal compositore e musicista argentino, in una trasmissione Rai nel 1972.

Sebbene Tajani non abbia potuto incontrare il ministro degli Esteri argentino, Diana Mondino – impegnata in un viaggio in India – i due governi hanno rilasciato una dichiarazione congiunta sulla situazione in Venezuela, in cui condannano “la continua repressione e le violazioni dei diritti umani” e chiedono “il rilascio delle persone detenute arbitrariamente e il rispetto di un giusto processo”.

La nota afferma che “il risultato annunciato dal Cne, il consiglio elettorale, manca di credibilità e legittimità democratica” e sottolinea che le autorità “non hanno ancora pubblicato risultati dettagliati che possano essere verificati in modo indipendente”. 

Il ministro degli Esteri italiano in collegamento con i diplomatici italiani del Medio Oriente.

Tajani ha dedicato tempo e parole al Medio Oriente: ha incontrato virtualmente i diplomatici italiani in Israele, Libano e Iran per fare il punto della situazione. “Continuiamo il nostro lavoro per proteggere i nostri connazionali e le nostre truppe e il nostro impegno per ridurre le tensioni nella regione” ha scritto sui social media.

L’incontro si è svolto un giorno prima che una squadra di giornalisti del Tg3 italiano venisse attaccata in Libano, assalto da cui sono usciti incolumi, mentre l’autista dell’auto che li trasportava è morto per un infarto. E ovviamente prima anche dell’odierno attacco israeliano alla basi Unifil della missione Onu a Naqura, nel Sud del Libano, dove si trovano postazioni italiane e dove sono rimasti feriti due caschi blu indonesiani.

Martedì mattina, prima di recarsi alla Scuola italiana Cristoforo Colombo, il funzionario italiano ha avuto un breve e amichevole incontro con il presidente argentino Javier Milei. “L’Italia e l’Argentina condividono gli stessi valori e principi, soprattutto quello della libertà” ha dichiarato Tajani a proposito dell’incontro con il leader argentino.

Antonio Tajani e Javier Milei.

Resta da vedere se il Primo Ministro italiano, Giorgia Meloni, visiterà l’Argentina a novembre, prima o dopo il Vertice dei Capi di Stato del G20, che si terrà a Rio de Janeiro il 17-18 novembre. La comunità italiana è in attesa.