PARIGI (FRANCIA) - Il cuor di leone e un temperamento di chi non vuole mollare mai, come ha ribadito il presidente del Coni Giovanni Malagò.

A Rio il sogno spezzato, a Tokyo quello realizzato, a Parigi la voglia matta di continuare a guardare il mondo con la schiena rivolta verso il materassino e lo sguardo all’insù, magari con un’altra medaglia al collo.

Gianmarco Tamberi non ha nessuna intenzione di abdicare, l’azzurro è partito oggi da Formia dopo aver avuto febbre alta e un problema legato a un possibile calcolo renale: cappuccio in testa e mascherina, un modo per poter curare ogni minimo dettaglio ed evitare ulteriori ricadute.

“Scenderò in pedana al 100%, qualsiasi cosa accada”, ha ribadito Gimbo appena atterrato nella capitale francese. Il campione in carica nel salto in alto ha spiegato la sua condizione fisica: “Stavo meglio qualche giorno fa. Stamattina mi sono svegliato che avevo 38 di febbre, adesso con la cura farmacologica sembra che stia scendendo. Il rene non mi fa più male come due giorni fa, quando ho sentito una fitta veramente lancinante, anche se ho ancora un pò di fastidio. Speriamo bene”.

Il marchigiano delle Fiamme Oro sarà impegnato mercoledì mattina allo Stade de France nelle qualificazioni del salto in alto, appena arrivato al villaggio olimpico l’azzurro è stato visitato dai medici dello staff sanitario che continueranno a monitorare le sue condizioni durante le prossime ore.

“Non mi resta che aspettare e pregare... Non mi merito tutto questo, ho fatto di tutto per questa Olimpiade, di tutto. Non me lo merito davvero. Una sola cosa è certa, non so come ci arriverò, ma io in quella pedana ci sarò e darò l’anima fino all’ultimo salto, qualsiasi sarà la mia condizione. Lo giuro a voi ma ancora prima lo giuro a me stesso!”, aveva scritto sui social. Promessa mantenuta, Tamberi è arrivato a Parigi e non ha nessuna intenzione di mollare la presa.