CHORZOW - “Mondiali di Tokyo? Non lo so, è complicato. Quest’anno ho iniziato molto tardi la preparazione, la riabilitazione al ginocchio ha preso la maggior parte del tempo. Sono molto indietro e lo vedo nella tecnica: anche se riuscissi a metterci tanto di più, non so fino a che punto e non vorrei fosse una forzatura andare ai Mondiali, lo deciderò ma non subito dopo una gara e non da solo”. Lo ha detto Gianmarco Tamberi dopo l’undicesima posizione nella gara di salto in alto a Chorzów nella dodicesima tappa della Diamond League.

“Se non vedo di poter svoltare questa situazione, anche se con più pressione rendo meglio, allora continuerò il percorso di quest’anno: quello che conta è di poter lavorare bene per Los Angeles 2028”, ha aggiunto.

“Sapevo che sarebbe stato difficile tirar fuori la prestazione atterrando qui praticamente un’ora prima della gara, invece che un paio di giorni prima come al solito, ma mi sembrava giusto esserci perché avevo dato la parola al meeting e al mio team - ha spiegato -. Ho dentro tanta energia, ma anche stanchezza fisica e vengo da un periodo difficile dal punto di vista sportivo, come sappiamo, però ci ho provato”, le parole del neo papà Tamberi.

E a proposito della nascita della sua primogenita: “Sono convinto che sia l’emozione più forte che abbia mai provato, orgoglioso della donna che è Chiara, già innamorato della piccola Camilla”, ha detto Tamberi.