LAZIO 1
ROMA 1
LAZIO (4-2-3-1): Mandas 7; Marusic 6, Gigot 6.5, Romagnoli 7.5, Luca Pellegrini 7; Guendouzi 6, Rovella 6.5; Isaksen 6.5 (28’ st Pedro 6), Dele-Bashiru 5.5 (34’ st Belahyane sv), Zaccagni 6 (34’ st Noslin sv); Castellanos 6 (28’ st Dia 6).
In panchina: Furlanetto, Provedel, Hysaj, Provstgaard, Gila, Vecino, Basic, Ibrahimovic, Lazzari, Tchaouna.
Allenatore: Baroni 6.
ROMA (4-2-3-1): Svilar 8; Celik 6, Mancini 6, Ndicka 6.5, Angelino 6; Koné 6, Paredes 5.5 (1’ st Cristante 6); Soulé 7 (43’ st El Shaarawy sv), Lorenzo Pellegrini 5.5 (14’ st Shomurodov 6), Saelemaekers 6.5 (43’ st Rensch sv); Dovbyk 5 (39’ st Baldanzi sv).
In panchina: De Marzi, Gollini, Hummels, Nelsson, Salah-Eddine, Gourna-Douath, Pisilli, Dybala.
Allenatore: Ranieri 6.
ARBITRO: Sozza di Seregno 6.
RETI: 2’ st Romagnoli, 24’ st Soulé.
NOTE: cielo parzialmente nuvoloso, terreno di gioco in ottime condizioni. Ammoniti: Paredes, Zaccagni, Isaksen, Mancini, Luca Pellegrini, Rovella. Angoli: 10-5 per la Lazio. Recupero: 1’; 5’.
ROMA - Termina in parità il derby della Capitale. Tra Lazio e Roma il risultato finale è di 1-1 con entrambe le reti nel secondo tempo: a Romagnoli risponde Soulé con una grande rete da fuori area.
Un punto a testa; ma entrambe le formazioni perdono punti dal quarto posto, che vale la Champions. I biancocelesti sono sesti con 56 punti (-3 dalla Juventus), mentre i giallorossi sono settimi a quota 54.
Baroni sceglie Dele-Bashiru dietro a Castellanos, mentre in difesa c’è Gigot al posto di Gila al fianco di Romagnoli. Ranieri opta per un inedito 4-2-3-1 con Saelemaekers a sinistra nella trequarti completata da Pellegrini e Soulé. Dybala segue i compagni dalla panchina ma, chiaramente, non è a disposizione del tecnico giallorosso.
Passano appena 7’ e la Lazio ha la prima, grande occasione da gol: punizione di Isaksen, Romagnoli colpisce di testa tutto solo ma centrale, ed è ottimo il riflesso di Svilar.
Come prevedibile, la partita è molto spezzettata, ci sono tanti falli ma anche tanti errori tecnici e il ritmo ne risente.
Tra i più attivi in campo c’è Isaksen, che al 22’ salta sia Angelino che Paredes con un gioco di prestigio, poi scarica il destro sul primo palo dove è ancora attento Svilar.
Il duello si ripete al 37’ su un buon appoggio di Castellanos, ma stavolta il tiro del danese è più comodo per l’intervento del portiere giallorosso.
Si va, quindi, al riposo sullo 0-0 con la Lazio comunque più propositiva della Roma, apparsa senza idee là davanti.
In avvio di secondo tempo arriva subito il vantaggio biancoceleste: punizione di Luca Pellegrini dalla trequarti, ancora Romagnoli arriva sul pallone e stavolta il suo colpo di testa è angolato e Svilar non può nulla. Proteste giallorosse per un presunto contatto falloso tra Lorenzo Pellegrini e Dele-Bashiru, ma non c’è nulla.
Al 54’ arriva finalmente la prima occasione per la Roma: è ancora un colpo di testa, Mancini trova una deviazione diretta all’angolino ma Mandas è strepitoso nell’arrivarci con la punta delle dita.
È il segnale che qualcosa sta cambiando perché, salvo un lampo di Zaccagni senza successo, gli uomini di Ranieri guadagnano progressivamente metri.
E puntualmente il gol arriva. Saelemaekers appoggia centralmente la palla per Soulé, che dalla distanza disegna un arcobaleno con la palla che sbatte sulla parte bassa della traversa, rimbalza a terra e poi esce: frazioni di secondo di attesa, l’orologio di Sozza segnala il gol ed è 1-1 al 69’.
La partita di Castellanos, al rientro da titolare, dura 73’, così come quella di Isaksen: al loro posto ecco Dia e Pedro.
Lo spagnolo è subito protagonista con un mancino dal limite parato da Svilar. Il portiere della Roma è insuperabile anche un minuto dopo respingendo una deviazione di Ndicka, prima di chiudere su Dia, che da terra non riesce a impattare bene.
Il ritmo cala nuovamente ma nel recupero arrivano due importanti occasioni per la Lazio: prima un guizzo di Pedro con Dia che a centro area viene anticipato, poi Noslin che, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, manca l’impatto con il pallone.
Il pareggio resiste fino al triplice fischio: ai punti recrimina sicuramente di più la Lazio, che ha però trovato di fronte uno Svilar monumentale.