CANBERRA - Questa misura rientra in una strategia più ampia per fare della sanità un tema centrale in vista delle prossime elezioni.

Secondo il governo, l’iniziativa farà risparmiare agli australiani circa 200 milioni di dollari l’anno e sarà confermata nel bilancio federale che il Tesoriere Jim Chalmers presenterà martedì prossimo.

L’esecutivo ha già ridotto il costo dei farmaci del PBS nell’ambito delle misure di sostegno al costo della vita. Il ministro della Sanità Mark Butler ha mantenuto la promessa elettorale laburista del 2022, riducendo - a gennaio del 2023 - il contributo dei pazienti comuni e congelando l’indicizzazione dei prezzi dei farmaci a 31,60 dollari.

Il primo ministro Anthony Albanese ha sottolineato che la misura dimostra l’impegno del governo verso i cittadini: “I farmaci più economici sono un altro modo con cui aiutiamo le famiglie a far fronte al costo della vita, contemporaneamente riduciamo la pressione dell’inflazione, che è la nostra priorità numero uno”.

Dal 2022, il governo Albanese ha investito quasi 10 miliardi di dollari nella sanità, inclusi importanti finanziamenti per ospedali, farmacisti e Medicare. Lo scorso mese, Albanese ha annunciato un massiccio investimento di 8,5 miliardi di dollari in Medicare, mentre il prossimo bilancio prevede 33,91 miliardi da investire negli ospedali pubblici degli Stati e dei Territori per l’anno finanziario 2025-26.

L’opposizione ha cercato di controbilanciare queste misure con proposte simili: dopo l’annuncio di Albanese su Medicare, il leader dell’opposizione Peter Dutton ha rilanciato con un piano da 9 miliardi di dollari.

Anche sulla riduzione del costo dei medicinali, la Coalizione ha promesso di eguagliare la politica laburista qualora vincesse le elezioni.